Il sindacato di polizia di Malta (MPU) insorge contro le autorità sanitarie ed il commissario di Polizia accusandoli di non proteggere la salute dei membri delle forze dell’ordine maltesi poiché non incluse nell’elenco prioritario per ricevere la dose di richiamo del vaccino anti Covid-19, a differenza di quanto è successo ad altri lavoratori che non sono esposti ad alto rischio come gli agenti di polizia.
Secondo quanto dichiarato nel comunicato stampa diffuso dal sindacato, l’inoculazione del richiamo vaccinale è attualmente prevista in tempi rapidi per i soli poliziotti che abbiano un’età superiore ai 45 anni. Ma tale procedura rischia di essere discriminatoria, perchè non tiene conto che l’arruolamento degli Ufficiali maltesi avviene in giovane età, tra i 18 e i 19 anni, pertanto il numero di agenti superiore ai 45 anni ancora in attività risulta proporzionalmente esiguo, restringendo la somministrazione della terza dose del vaccino a pochi poliziotti.
«I membri delle forze di Polizia vengono ancora una volta presi in giro» riporta il comunicato. «Come si evince dal PQ 22140 del 5 ottobre 2021, sono solo 263 i professionisti ancora in attività dopo aver completato i 25 anni di servizio» dichiara il sindacato.
Il recente avviso in cui si comunica che il richiamo vaccinale sarà previsto a metà gennaio ha poi gettato ulteriore preoccupazione e sgomento tra le forze di Polizia che preme affinchè si proceda con l’inoculazione della terza dose a tutti gli agenti, a prescindere dalla fascia di età, soprattutto prima dell’avvento delle festività natalizie.
«Durante il periodo natalizio, quasi nessuno dei nostri agenti di Polizia avrà ricevuto la dose di richiamo e, a metà gennaio, solo una piccola percentuale, pari a circa 2.000 persone, sarà ammissibile» spiega l’organizzazione sindacale.
Come sottolinea il comunicato stampa, con questa scelta sembra che non venga riconosciuta l’essenzialità del lavoro della Polizia sempre in prima linea ed in contatto con il pubblico, esposta quindi anche ad un maggior rischio di contagio. «L’EMA dispone che l’uso della dose di richiamo sia a discrezione di ciascuno Stato membro. Le autorità sanitarie maltesi hanno deciso di offrire la terza dose a tutte le persone di età superiore ai 12 anni, che deve essere somministrata dopo 6 mesi dalla seconda. Gli agenti di Polizia hanno ricevuto la loro seconda inoculazione lo scorso aprile, molto prima delle altre categorie di lavoratori che invece adesso stanno già ricevendo il richiamo perché considerate potenzialmente a rischio» afferma il MPU.
Il sindacato chiede quindi a gran voce che il Governo garantisca per la salute di chi protegge i cittadini ogni giorno, ricevendo la terza dose di vaccino prima dell’inizio del periodo natalizio.
«Gli agenti di Polizia non possono essere usati quando servono e poi dimenticati, perché sono sempre trattati come cittadini di seconda classe quando il loro servizio al Paese non è secondo a nessuno» conclude il comunicato.