A partire dal 2 dicembre, tutti i membri delle Forze Armate di Malta, Polizia, Protezione Civile, LESA e del personale del carcere di Corradino hanno iniziato a ricevere gli SMS con gli appuntamenti per la somministrazione della dose di richiamo del vaccino anti Covid-19.
A comunicarlo sono le Autorità sanitarie, informando inoltre che il processo di vaccinazione di questo gruppo dovrebbe essere completato in pochi giorni, al fine di aumentare ulteriormente l’immunità del popolo maltese contro il COVID-19.
La dichiarazione arriva il giorno dopo le polemiche sollevate dal sindacato di Polizia (MPU) preoccupato per le condizioni dei poliziotti, impegnati quotidianamente in prima linea in situazioni potenzialmente pericolose per chi non ha ancora ricevuto la dose di richiamo.
«Sono circa 1.500 gli agenti che finora hanno effettuato la registrazione per la terza dose, ma al momento nessuno di questi ne ha beneficiato. Per questo motivo il sindacato ha disposto che i poliziotti che non hanno ancora ricevuto il richiamo vaccinale, dovrebbero rifiutarsi di entrare negli edifici durante un’indagine, tranne nei casi di emergenza o in cui qualcuno sia in pericolo, almeno fino a quando non riceveranno la terza inoculazione. Diversa è invece la situazione per coloro che hanno scelto personalmente di non ricevere il vaccino o la dose di richiamo, in quanto questi non sono tenuti a seguire le direttive» si legge nel comunicato del sindacato diramato lo scorso 1 dicembre, ovvero il giorno precedente alla dichiarazione divulgata dalle Autorità sanitarie.
Il programma per richiedere la somministrazione della dose di richiamo vaccinale – fanno sapere i sanitari – è attualmente aperto a chiunque abbia più di 50 anni; le domande possono essere inviate attraverso il sito web vaccin.gov.mt