Steward Health Care International (SHCI) ha fatto sapere di aver presentato una denuncia formale alla Commissione Europea contro il governo e la magistratura di Malta per “diversi motivi” che hanno violato il diritto dell’UE.
La mossa fa seguito al ricorso presentato dal colosso americano alla sentenza del tribunale che lo scorso mese di febbraio aveva di fatto annullato gli accordi siglati tra SHCI ed il governo, etichettandoli come “fraudolenti”, in assenza anche del mancato raggiungimento degli obiettivi pattuiti per la gestione degli ospedali St Luke’s, Karin Grech, Gozo General e della Barts Medical School, ora tornati nelle mani dello Stato maltese.
Attraverso un comunicato stampa, la società ha dichiarato di respingere con “enfasi” le conclusioni tratte dal giudice, definendo la sentenza «speculativa e altamente congetturale», non supportata da basi o prove legali applicabili, che avrebbe potuto essere smentita se alla compagnia fosse stato chiesto di fornire prove sui capi di imputazione.
«La sentenza sulla concessione degli ospedali viola su più fronti il diritto comunitario. È incompatibile con il principio fondamentale della libera circolazione dei capitali e non è conforme ai principi generali della certezza del diritto e del legittimo affidamento, nonché al principio di proporzionalità» si legge nella nota diffusa da SHCI, che sottolinea come nel suo verdetto il giudice abbia «deliberatamente e in modo significativo oltrepassato il suo mandato».
«Questa è una grave violazione della prassi giudiziaria e una chiara indicazione che la sentenza è stata emessa per motivi politici, piuttosto che fattuali» incalza la società, che prosegue: «Questi errori – insieme alla maggior parte degli altri presenti nella sentenza – rappresentano le principali preoccupazioni per lo stato di diritto a Malta, un Paese afflitto da molti anni da significativi scandali di corruzione relativi ai poteri esecutivi, legislativi e giudiziari (alcuni dei quali hanno anche richiesto indagini e modifiche da parte dell’Autorità bancaria europea)».
Un atteggiamento che SHCI ha definito «un esempio del deterioramento dello stato di diritto a Malta, che avrà gravi implicazioni per il futuro degli investimenti esteri nel Paese».
«Come illustrato dal verdetto del tribunale estremamente infondato e dal successivo comportamento coordinato da parte di agenzie governative apparentemente indipendenti, SHCI nutre profonde preoccupazioni per lo stato di diritto e il corretto funzionamento dei pilastri del governo» ha aggiunto Steward Health Care International che, oltre ad aver presentato denuncia alla Commissione Europea, ha fatto sapere di continuare a perseguire il caso a Malta, oltre alla richiesta di impugnare la pronuncia pregiudiziale presso la Corte di giustizia europea.
La società ha infine concluso dichiarando di «rimanere impegnata per una transizione equa e ordinata, garantendo che il benessere dei pazienti e dei dipendenti rimanga la priorità».