Secondo i dati raccolti dal rapporto Census, dal 2011 la popolazione di Malta è andata incontro ad un incremento demografico del 25%, pari ad un aumento medio di 10.000 abitanti ogni anno.
Nello specifico, la popolazione dell’arcipelago raggiungerebbe oggi i 519.562 abitanti, ad appannaggio dei 417.432 rilevati nel 2011, segnando così la variazione più alta mai registrata fino ad oggi nei censimenti maltesi.
L’Ufficio nazionale di statistica ha affermato, inoltre, come questa crescita senza precedenti sia ancora più significativa se la si dovesse confrontare con l’aumento medio annuale inferiore alle 1.000 persone osservato lungo tutto il diciannovesimo secolo, e riportato dalla tabella sottostante che dimostra come negli ultimi cent’anni la popolazione maltese sia più che raddoppiata:
Nel ricercare le cause che possono aver influito in questo forte incremento del numero degli abitanti, infatti, i funzionari Census si sono soffermati sull’impatto che i flussi migratori avrebbero manifestato sull’exploit demografico.
Infine, gli aumenti sul conteggio della popolazione sono stati registrati in ogni distretto dal 2011, la maggior parte riconducibili al “Northern Harbour district”, che ha visto un incremento di 30.000 persone (+47%). Il Southern Harbour, invece, si distingue per la variazione più bassa toccata negli ultimi anni segnando, solamente, l’8,3% di abitanti in più.
I dati Census hanno anche indagato sulle località che hanno raggiunto una maggiore variazione della propria popolazione indicando le comunità di St Paul’s Bay, Birkirkara e Mosta, come le più “cresciute” durante gli ultimi anni, arrivando addirittura a raccogliere il 15,7% dei residenti di tutta Malta.
Sliema è la località più densamente popolata con 15.167 persone per km², mentre, il comune di Għasri a Gozo è quello meno abitato, a fronte delle 104 persone per km² che vivono sul territorio.
Inoltre, l’incremento demografico avrebbe colpito maggiormente la fascia maschile portando al 52% la quota azzurra dell’arcipelago.
Un altro dato molto significativo riguarda la provenienza degli abitanti presenti sul territorio: più di una persona su cinque è straniera (115.449 cittadini totali, in netto contrasto con i 20.289 registrati nel 2011) e quasi un terzo risiederebbe nelle aree di St Paul’s Bay, Sliema o Msida. Si tratterebbe per la maggior parte di persone di sesso maschile, con un’età inferiore rispetto alle loro controparti maltesi.
Proprio la quota dei residenti provenienti dall’estero raggiungerebbe, pertanto, il 22,2% dell’intera popolazione (nel 2011 era del 4.9%), sintomo dell’accoglienza e del mosaico culturale che l’arcipelago è in grado di offrire.
Anche dal punto di vista europeo il rapporto ha confermato come Malta mantenga il proprio ruolo da “capolista” per quanto riguarda la densità della popolazione, con 1.649 persone per chilometro quadrato (+24,5% rispetto al 2011).
Questo dato tende tendenzialmente a crescere con il diminuire delle dimensioni dell’area rappresentata, basti pensare alle metropoli come Napoli, dove si arriva a toccare 8.566 abitanti per km². Rimane però significativa la distanza con gli altri membri dell’Unione Europea che conservano una media di 100 abitanti per km².
Come vi avevamo raccontato nei mesi precedenti, infine, sempre dal rapporto si evince come anche l’età media della popolazione maltese sia aumentata passando dai 40,5 anni di media rilevati nel 2011 ai 41,7 di oggi.
La località con i residenti più anziani è Mdina, con un’età media di 53,8 anni, mentre Xgħajra sarebbe il comune “più giovane“, con i 37 anni di media dei suoi abitanti.
Infine, dal punto di vista dell’età media rispetto agli altri Paesi UE, Malta conserva il quinto posto come Paese “più giovane” ponendosi in forte antitesi con l’Italia, al momento, il Paese con l’età media più alta di tutta l’Unione Europea.
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