È arrivata a Malta questa mattina, mercoledì 19 settembre, una delegazione UE composta di eurodeputati per approfondire la situazione dello stato di diritto sulle isole maltesi.
Sembra di assistere alla più tradizionale delle commedie all’italiana, in pieno stile Totò, con guardie risolute da una parte e furbetti sgattaiolanti dall’altra.
È giunta in mattinata a Valletta la delegazione europea per le libertà civili, presieduta dall’eurodeputata Sophia in ‘t Veld insieme ai colleghi Roberta Metsola, Josef Weidenholzer, Monica Macovei e Sven Giegold.
Il loro intento è tenere colloqui col Ministro del turismo Mizzi e quello della giustizia Bonnici, il procuratore generale Grech, il capo della polizia Cutajar, oltre ai vertici del MFSA e del FIAU.
Gli eurodeputati scambieranno inoltre pareri con giornalisti e rappresentanti del progetto Daphne e con le ONG che si occupano dello stato di diritto e combattono la corruzione.
La maggior parte degli interessati, non appena ricevute le richieste formali di meeting, ha iniziato a declinare l’invito con le motivazioni più disparate.
È la terza volta dall’assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia che una delegazione UE arriva sulle isole maltesi per essere tenuta al corrente dello svolgimento delle indagini e del processo.
Tra gli altri obiettivi della delegazione UE la questione della società 17 Black di Dubai, i presunti conti intestati al Ministro Mizzi e al capo di gabinetto Schembri e il caso Egrant, formalmente “risolto” lo scorso luglio ma su cui gravano ancora dei sospetti.