Malta avrà la possibilità di richiedere finanziamenti per realizzare il gasdotto che collegherà lo stato insulare alla Sicilia. Il via libera, del tutto eccezionale, è arrivato dalla Commissione Europea, a seguito di un accordo tra il Parlamento europeo, la Commissione ed il Consiglio.
La richiesta, rigettata in prima battuta da Bruxelles, è stata poi oggetto di revisione alla luce dei nuovi obiettivi europei fissati nel “Green New Deal”, che prevedono la graduale eliminazione dei combustibili fossili.
L’Unione Europea ha quindi deciso di concedere «una deroga temporanea a Malta e Cipro che consentirà loro di ricevere approvvigionamenti di gas naturali grazie alla connessione con la rete europea».
Una delle condizioni dell’accordo è che i fondi non vengano destinati né direttamente né indirettamente a società implicate in attività criminali, frode o corruzione. Per questa ragione Electrogas – proprietaria dell’impianto – non potrà beneficiare del finanziamento avendo, tra i suoi azionisti, Yorgen Fenech, il principale accusato dell’assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia.
Ed è proprio uno dei figli della Caruana Galizia, Matthew, ad intervenire sulla questione esprimendo tutta la sua contrarietà rispetto alla vicenda che l’ha spinto persino a chiedere all’Unione europea di bloccare l’erogazione dei fondi per il gasdotto.
Secondo quanto riportato dai media locali, il suo timore farebbe riferimento ad un eventuale indennizzo multimilionario che verrebbe avviato a favore di Electrogas, nel caso in cui il finanziamento per il gasdotto fosse effettivamente elargito.
«Il nostro Paese deve assicurarsi che il Governo non usi i nostri soldi per premiare coloro che utilizzano l’omicidio come strumento di lavoro» ha affermato Matthew Caruana Galizia, che ha anche aggiunto: «pensavamo che Miriam Dalli avrebbe combattuto per gli interessi del pubblico. Invece ha fatto il contrario». L’osservazione arriva in seguito alla posizione presa proprio dal ministro dell’Energia Dalli, schierata a favore del progetto del gasdotto senza però aver mostrato preoccupazioni sui rapporti di corruzione che potrebbero interessare la Centrale.
Dato lo scenario e con il rischio che i finanziamenti dell’UE siano messi a repentaglio, il Partito Nazionalista ha invitato il Governo a rescindere il contratto con Electrogas, in quanto «contaminato dalla corruzione e dal sangue» come dichiarato da leader del partito Bernard Grech.
Anche Tom Berendsen, l’eurodeputato che ha negoziato le nuove regole con l’Unione Europea per conto del gruppo PPE, ha dichiarato che «è essenziale che l’UE sia in grado di garantire che nessun fondo vada ai criminali. Questa è una tutela legale che continueremo a difendere politicamente come parte della nostra campagna per lo stato di diritto, perché non è giusto che truffatori e criminali vengano ricompensati con i soldi dei contribuenti. Voglio anche cogliere questa opportunità per rendere omaggio alla giornalista Daphne Caruana Galizia e ricordare quanto sia importante che venga fatta giustizia».
Sebbene Malta sia già pronta ad inviare la richiesta di finanziamento, non c’è per ora alcuna garanzia che la Commissione acconsenta.