Il rapporto pubblicato dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha messo nero su bianco la “grave violazione” alle regole di condotta da parte dell’ex membro Rosianne Cutajar, dovuta all’incapacità di rivelare gli effettivi rapporti intrattenuti con il principale accusato dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia, Yorgen Fenech, prima che Cutajar tenesse un discorso a Strasburgo in cui veniva menzionata in maniera non del tutto “imparziale” 17 Black, la società di proprietà di Fenech, al centro di indagini legate alla corruzione per aver ricevuto grandi somme di denaro da un cittadino azerbaigiano e da una società di proprietà di un terzo membro del consorzio.
Il rapporto, pubblicato dalla Commissione per il regolamento, le immunità e gli affari istituzionali Affari istituzionali dell’Assemblea parlamentare (PACE), fa seguito alla denuncia presentata il 15 aprile 2021 dal deputato Pieter Omtzigt e da altri 28 membri dell’Assemblea contro Rosianne Cutajar, con riferimento a due presunte violazioni.
La prima riguarda la mancata presentazione da parte di Cutajar delle sue dichiarazioni di interessi all’Assemblea dal 2018 in poi. A tal proposito, secondo la Commissione, «Questo atteggiamento ha rappresentato una violazione minore del codice di condotta. L’esame di questo aspetto del caso è stato chiuso ed il presidente del parlamento maltese ne è stato informato di conseguenza».
Per quanto riguarda la seconda presunta violazione, i firmatari della denuncia hanno affermato che Cutajar sarebbe stata coinvolta in un affare immobiliare gestito da Yorgen Fenech, ricevendo denaro per tale transazione, tutto questo prima del dibattito dell’Assemblea tenutosi nel giugno 2019 sul tema “Daphne Caruana Galizia e lo stato di diritto a Malta e oltre”, e prima che l’uomo fosse accusato in tribunale.
I denuncianti sostengono che Cutajar avrebbe dovuto rendere noto il contatto che aveva avuto con Fenech, e che la sua assenza aveva comportato alla violazione degli articoli 7 (rispetto dei valori del Consiglio d’Europa), 8 (risoluzione dei conflitti di interesse) 2 e 9 (comunicazione dei conflitti di interesse) del Codice di condotta per i membri dell’Assemblea parlamentare.
Sebbene Cutajar non abbia negato di aver avuto un incontro di lavoro con Fenech, ha anche sostenuto che questo era avvenuto prima che l’uomo fosse messo al centro delle pesanti indagini che lo vedono ancora coinvolto. Analizzando ogni dato, il 22 marzo 2022 la Commissione ha emanato una delibera rilevando che c’era stata un’effettiva “grave violazione delle regole di condotta”, sottolineando che «le disposizioni pertinenti del codice di condotta per i membri dell’Assemblea parlamentare in materia di conflitti d’interesse si applicano sia ai conflitti esistenti sia a quelli percepiti. La divulgazione degli interessi, oltre a promuovere la trasparenza, ricorda ai membri dell’Assemblea che c’è sempre il rischio che il pubblico o i loro colleghi possano vedere alcune delle loro azioni come di parte».
Il rapporto ricorda inoltre come l’assassinio di Caruana Galizia abbia provocato un’onda d’urto oltre i confini di Malta, tanto che anche i media internazionali seguirono da vicino l’inchiesta. «In queste circostanze, la signora Cutajar, come membro della delegazione parlamentare maltese, avrebbe dovuto agire con maggiore attenzione per garantire che la sua partecipazione al dibattito non creasse un’apparenza di parzialità. La Commissione ha anche tenuto conto del fatto che la signora Cutajar non ha risposto agli inviti di offrire la sua testimonianza, concludendo che, non menzionando davanti all’Assemblea una relazione professionale che aveva avuto con una persona citata nella motivazione, ha commesso una grave violazione dei suddetti articoli del codice di condotta».
Nonostante le violazioni al codice di condotta siano state accertate dalla Commissione, non è però possibile applicare alcuna sanzione nei confronti di Cutajar in quanto non è più membro dell’Assemblea. Si sta quindi ora cercando di capire come considerare ulteriormente l’impatto che la certificazione di una effettiva violazione al Codice di Condotta da parte di un ex membro possa avere effetti anche in futuro, qualora dovesse rientrare a far parte dell’Assemblea.