Chiara e netta, attraverso la sua annuale classifica, la sentenza dell’EU Justice Scoreboard nei riguardi della giustizia maltese che, dal canto suo, le sentenze parrebbe emetterle dopo tempi d’attesa tanto lunghi da far sì che Malta faticosamente arranchi tra gli ultimi Paesi in Europa in tema di “celerità” nei procedimenti legali.
Sotto la lente di ingrandimento sono finite in special modo le cause amministrative, ovvero quelle intentate contro il Governo e per comprendere appieno lo “stato di salute” dei palazzi di giustizia maltesi sarà utile riportare qualche numero.
Il rapporto pubblicato dalla Commissione Europea fa riferimento a dati risalenti al 2022, con Malta che occupa l’ultimo posto della classifica UE per i tempi di risoluzione dei processi amministrativi in prima istanza stimati attorno ai 2,8 anni, preceduta da Portogallo, Slovacchia e poi Italia, seppur con ampi margini di distacco.
Puntuale è stata la reazione del Ministero della Giustizia, che preso atto degli esiti riportati dall’EU Justice Scoreboard, ha voluto replicare con parole rassicuranti, sostenendo che migliorare l’efficienza del sistema giudiziario per fornire sentenze tempestive sui procedimenti è la sua principale priorità.
«I dati del rapporto EU JS 24 si basano sui dati del 2022. Evidenziano miglioramenti nelle prestazioni dei tribunali nonostante l’aumento delle cause civili, commerciali e amministrative. Nel complesso, il tempo necessario per risolvere questi casi è migliorato. Le cause amministrative sono ancora quelle che richiedono più tempo per essere risolte, ma c’è stata una diminuzione del 20% del tempo necessario per trattare queste cause rispetto all’anno precedente» si legge testualmente in una nota del Ministero a cui fa seguito un ulteriore carosello di elementi a sostegno di un prudente ottimismo.
Il Ministero della Giustizia ha infatti aggiunto che la spinta a migliorare l’efficienza dei procedimenti si riflette anche nel miglioramento del tasso di risoluzione dei casi. Nel 2022, quello per i contenziosi civili e commerciali è aumentato dal 78% all’87%, mentre per le cause amministrative si è passati dal 70% al 95% rispetto al 2021.
Una strada ancora sterrata, quindi, per coloro in attesa della fine di un processo che, nonostante le dichiarazioni incoraggianti del Ministero, devono fare i conti con un dato importante, quello dei giudici in attività: 9 ogni 100mila abitanti secondo le stime riportate da Times of Malta, in palese contrasto col numero, al contrario elevato, di avvocati presenti sul territorio che, sempre in relazione al precedente campione di abitanti, ci restituisce una stima di 275 legali.