La Commissione europea porterà Malta davanti alla Corte di giustizia dell’UE a causa del mancato rispetto delle direttive sul trattamento delle acque reflue urbane.
Il documento impone agli Stati membri di garantire che le aree urbane raccolgano e trattino adeguatamente le acque reflue prima che si riversino in mare, mettendo a repentaglio la salute delle persone e dell’ambiente.
Il problema messo in evidenza dalla CE sarebbe riconducibile alle prestazioni degli impianti di trattamento, dai quali fuoriescono delle acque che non soddisfano i requisiti di qualità imposti dalla direttiva, principalmente a causa dello scarico di rifiuti di concime animale nel sistema delle acque reflue municipali. Un problema che ostacola le prestazioni degli impianti di trattamento e che Malta si porta dietro da parecchio tempo, senza che le Autorità abbiano trovato ancora delle soluzioni.
Questo vale in particolare per l’agglomerato “Malta Nord”, poiché collocato in un’area sensibile, soggetto ad un trattamento ancora più rigoroso.
La Commissione ha inviato una lettera di costituzione in mora a Malta nel dicembre 2016, seguita da un parere motivato nell’ottobre 2017.
«Nonostante alcuni progressi, gli organi di competenza maltesi non hanno ancora affrontato del tutto le lamentele. La Commissione ritiene che gli sforzi delle Autorità siano stati finora insoddisfacenti e insufficienti e pertanto rinvia Malta alla Corte di giustizia dell’Unione europea» fa sapere Bruxelles.