La Commissione UE mette in guardia Malta dal rischio di perdere investimenti e turismo se non si affrontano le criticità scaturite dalla rapida crescita.
Nelle raccomandazioni pervenute da Bruxelles il 23 maggio e scritte dalla Commissione Europea emergono diverse criticità, ma anche alcuni passi avanti.
Se il ritmo dell’economia maltese non conosce crisi, ad allarmare l’UE sono i rischi ad essa connessa, in buona parte legati alle conseguenze della crescente pressione sull’ambiente e le risorse naturali.
In particolare emergono le preoccupazioni relative ad un sistema infrastrutturale non all’altezza delle nuove sfide che il Paese deve affrontare, le quali favoriscono il congestionamento del traffico ed amplificano le problematiche legate al peggioramento della qualità dell’aria.
In ambito finanziario le raccomandazioni continuano ad incentrarsi sul sistema a bassa tassazione che può generare delle distorsioni a livello europeo e favorire l’evasione, riconoscendo al contempo gli sforzi del governo nel contrastare la corruzione diffusa e il riciclaggio di denaro.
Non è poi passato inosservato il richiamo alla sostenibilità del settore pubblico, con un netto riferimento al sistema sanitario e alle pensioni che ha prontamente suscitato perplessità e preoccupazione tra la popolazione residente, al quale il governo maltese ha però replicato ribadendo la ferma intenzione di lasciare invariata l’età pensionabile.