Il consumo di gas naturale nell’Unione Europea è diminuito complessivamente del 19,3% nel periodo tra agosto 2022 e gennaio 2023, rispetto al consumo medio registrato nello stesso periodo tra il 2017 e il 2022.
Un obiettivo che, secondo i dati pubblicati da Eurostat, l’ufficio europeo di statistica, ha di gran lunga superato la soglia del -15% fissata dal regolamento UE 2022/1369 per porre fine alla dipendenza coordinata del Blocco dai combustibili fossili russi.
Dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, principale fornitore di gas dell’UE, i Paesi membri dell’Unione avevano siglato un trattato di reciproca solidarietà, impegnandosi a ridurre la domanda di gas per evitare danni economici significativi all’Unione nel suo complesso, dando così il via a dei piani nazionali di contenimento per mettere in sicurezza il sistema energetico soprattutto in vista dell’inverno.
Nel trend globale, ogni Paese ha fatto la sua parte, ma con evidenti sforzi differenti. L’Irlanda, per esempio, è quella che tra i ventisette ha registrato la riduzione minore dei consumi di gas naturale (-0,3%) nel periodo di riferimento, seguita con largo distacco da Spagna e Slovenia, che con -13,7% e -14,2%, hanno registrato un calo significativo ma senza raggiungere l’obiettivo del -15%.
Tra i Paesi che hanno stretto di più la cinghia dei consumi, svettano su tutti Finlandia (-57,3%), Lituania (-47,9%) e Svezia (-40,2%).
Il consumo di gas è invece aumentato in soli due Paesi: Malta e Slovacchia. C’è però da dire che, la scorsa estate, l’arcipelago maltese aveva ottenuto un’esenzione dal regolamento europeo poiché, a differenza di molti Paesi UE, non è collegato alla rete del gas dell’Unione e il suo utilizzo di GNL è limitato esclusivamente alla produzione di elettricità.
«Osservando i dati mensili da gennaio 2022 a gennaio 2023 – spiega Eurostat – i consumi sono stati costantemente al di sotto della media 2017-2022 dei rispettivi mesi di quegli anni. Tra gennaio e luglio 2022, il consumo di gas naturale nell’UE variava tra 1.938 petajoule (PJ) a gennaio e 785 PJ a luglio, indicando una diminuzione mensile complessiva, anche prima che l’obiettivo di riduzione del gas del 15% fosse fissato dal regolamento del Consiglio (UE) 2022/1369. Ma i cali maggiori si sono registrati nel secondo semestre dell’anno a partire da agosto 2022, con una riduzione dei consumi del 14,0%, seguita dal 14,3% di settembre, dal 24,7% di ottobre e dal 25% di novembre. Il consumo a dicembre 2022 ha toccato 1 575 PJ, indicando un calo minore (-12,6%) rispetto ai mesi precedenti, ma poi è diminuito ulteriormente a gennaio 2023 (-22,1%)».