Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, in occasione della sua recente visita a Malta, ha messo al centro delle discussioni con il Primo Ministro Abela ed alcuni ministri al Governo temi di forte interesse nazionale come la libertà di informazione, le politiche di accoglienza, i diritti delle donne e parità di genere.
Mijatović ha esortato le Autorità maltesi con priorità a «dare attuazione alle raccomandazioni europee per mettere in atto tutte le riforme necessarie al fine di garantire la sicurezza dei giornalisti» e richiesto inoltre, la predisposizione di un rapporto sull’assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia volto all’accertamento delle relative responsabilità.
«Ciò dovrebbe iniziare con una risposta coordinata alle minacce e alle molestie contro i giornalisti, anche online, al fine di fornire misure di protezione adeguate» ha affermato il Commissario.
Tra le tematiche affrontate nella visita di sei giorni sull’arcipelago maltese, è stata data molta importanza ai diritti dei rifugiati, dei richiedenti asilo e migranti, sottolineando che i diritti umani delle persone in pericolo in mare devono essere tutelati.
Durante la sua permanenza Dunja Mijatović ha visitato il centro di detenzione di Safi e due centri aperti a Hal Far, discutendo con i rappresentanti delle autorità responsabili delle condizioni precarie delle strutture. Sebbene abbia riconosciuto gli sforzi protesi a migliorare la situazione, il Commissario si è dichiarato colpito dalla deplorevole situazione degli ospiti nel centro di Safi, esortando con forza le Autorità ad agire immediatamente per garantire condizioni dignitose nonché un supporto da parte delle ONG per fornire assistenza.
Un altro tema caldo al centro delle discussioni ha riguardato i diritti delle donne, nello specifico il divieto di aborto che classifica la legislazione maltese tra le più restrittive tra gli Stati membri dell’Unione Europea.
«Il fatto che l’aborto sia ancora criminalizzato e stigmatizzato non solo mette a rischio la salute delle donne maltesi, ma influisce anche sul loro uguale godimento di altri diritti umani» ha ribadito Mijatović, invitando le Autorità ad abrogare urgentemente le disposizioni che criminalizzano l’aborto e garantire l’accesso di tutte le donne all’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva.
Molto importanti sono anche le raccomandazioni della Commissione Europea volte al raggiungimento della parità tra donne e uomini, che impongono a Malta la predisposizione di misure atte a superare i pregiudizi culturali e le tradizioni che presuppongono l’inferiorità delle donne e ruoli stereotipati per uomini e donne.
(photo credits: Council of Europe)