La Commissione Europea procederà con l’azione legale nei confronti dello Stato maltese, invitato più volte ad interrompere le pratiche che violano il regime generale di protezione degli uccelli selvatici contenuto nella rispettiva direttiva della Corte di Giustizia dell’UE.
La conferma ufficiale arriva nel corso della giornata di venerdì, attraverso il comunicato stampa divulgato dalla Commissione Europea.
Già nel 2018 Bruxelles aveva vietato la cattura dei fringuelli con reti e gabbie al fine di salvaguardare la biodiversità e proteggere le specie selvatiche, arrivando inoltre a vietare lo scorso anno l’apertura della stagione venatoria.
La Commissione ha poi ribadito che il regime di deroga adottato nel 2020, che autorizza la cattura di fringuelli a fini di ricerca scientifica, elude la sentenza della Corte di Giustizia dell’UE, consentendo la cattura degli uccelli protetti in condizioni analoghe a quelle precedenti a tale sentenza, e ha deciso pertanto di inviare a Malta due lettere di costituzione in mora.
Nonostante questo, il Governo maltese ha comunicato alla Commissione europea la sua decisione di proseguire la pratica ed aprire ugualmente la stagione, sostenendo che la cattura sottende scopi scientifici che prevedono la liberazione degli animali a seguito dell’anellamento.
La decisione non è ovviamente stata gradita dalla Commissione europea, criticata ampiamente anche da ornitologi ed ambientalisti, preoccupati per la sorte delle diverse specie di fringuelli selvatici protetti ed accusando il Governo di aggirare le direttive europee.