Chi si assumerà la responsabilità dell’omicidio di Bernice Cassar? A chiederselo sono i manifestanti che si sono riuniti venerdì pomeriggio davanti alla questura di Floriana, in una manifestazione pacifica organizzata da Moviment Graffiti, Integra Foundation, Women’s Rights Foundation e Young Progressive Beings.
A quella che potrebbe essere considerata sia una veglia per la 40enne uccisa per strada martedì 22 novembre a colpi di fucile, sia un movimento di protesta contro la lentezza delle istituzioni nei casi di violenza domestica, hanno partecipato oltre cento persone.
Tra loro, la famiglia di Bernice, ancora visibilmente scossa dalla tragedia, esponenti della politica maltese, come l’ex presidente Marie Louise Colerio Preca e la moglie del leader del partito Nazionalista, Anne Marie Grech, ed anche la figlia di Christine Sammut, uccisa l’11 dicembre 2010 all’interno della sua auto dall’ex fidanzato, Kenneth Gafà.
Il corteo ha poi marciato verso la capitale, fermandosi sotto al Parlamento, “armato” di cartelli e slogan che intonavano: “basta con i femminicidi” e “non saremo messi a tacere”.
Angele Deguara di Moviment Graffitti ha espresso molte perplessità su come la polizia gestisce i casi di violenza domestica: «Non vedono che la nostra società non funziona, che non è sufficiente un solo magistrato a occuparsi tutti i casi di violenza domestica, soprattutto con numeri in costante crescita? Chi si assumerà la responsabilità di tutti questi femminicidi?».
Presente anche Lara Dimitrijevic, fondatrice di Women’s Right Foundation, intervenuta parlando del caso di Bernice Cassar: «Bernice ha fatto di tutto per salvare sé stessa e i suoi figli. Ma il sistema l’ha delusa. Tutte le conferenze, tutte le parole spese, ed eccoci di nuovo qui. Un’altra donna è morta. Quante volte dobbiamo scendere in piazza per chiedere un cambiamento affinché chi è al potere intervenga?».
L’omicidio di Bernice Cassar è il primo caso di femminicidio affrontato dai tribunale maltesi, introdotto nel codice penale maltese pochi mesi fa, dopo l’omicidio della 29enne Paulina Dembska avvenuto a inizio anno. A far discutere, è stato l’approccio delle istituzioni alle numerose denunce presentate dalla donna contro il marito, in questi ultimi mesi. Tra queste, la segnalazione di una lite domestica in cui Bernice sarebbe stata picchiata e minacciata con un coltello dal marito, Roderick Cassar, ora imputato del femminicidio. Per l’uomo era stata fissata la prima udienza a novembre 2023, con un contestuale ordine restrittivo a protezione di Bernice. Provvedimento risultato tristemente inutile, come raccontano le cronache.