Centinaia di persone si sono radunate martedì sera alla veglia in memoria di Paulina Dembska, la 29enne polacca brutalmente assassinata domenica scorsa agli Independence Gardens di Sliema.
L’incontro, organizzato dalla Fondazione per i diritti delle donne (Women’s Rights Foundation) si è tenuto a pochi metri dal luogo in cui la giovane ha perso tragicamente la vita, lo stesso che era solita frequentare per sfamare i gatti randagi della zona di cui Paulina amava prendersi cura in qualità di volontaria.
Lara Dimitrijevic, attivista per i diritti delle donne, ha condiviso con la folla il messaggio da parte della madre di Dembska, in collegamento video: «Vi chiedo di non perdere il vostro tempo perché nessuno conosce il luogo o l’ora della fine. Grazie per esserci vicini in questi momenti molto difficili, vi chiedo di pregare per mia figlia, nostra sorella, zia e amica. Paulina amava questo posto, amava gli animali e i gatti, amava Malta. Abbiate cura di tutti voi, abbiamo un tempo limitato sulla terra, quindi non sprechiamolo in modo insensato».
L’omicidio di Paulina Dembska rientrerà tristemente nella storia di Malta, non solo per la gravità del fatto di per sé, ma anche per essere stato il primo femminicidio di quest’anno. L’ennesimo gesto di estrema e vile violenza compiuto nei confronti di una donna indifesa.
«Il nome di Paulina non sarà dimenticato» hanno insistito gli attivisti per i diritti delle donne, sottolineando quanto la società abbia fallito nel non essere riuscita a tutelare la vita della giovane vittima.
Anche il Primo Ministro e la moglie Lydia Abela hanno presenziato alla veglia, così come altri esponenti politici di ogni schieramento, uniti sotto un’unica triste bandiera, quella del lutto.
Mazzi di fiori e numerose candele sono state deposte dalla folla lungo la ringhiera che costeggia il parco, dove sono stati appesi anche diversi cartelli che riportano frasi di solidarietà in ricordo della vittima. “Ogni donna dovrebbe poter rientrare a casa” e anche “Cara Paulina, l’intero Paese piange per te” sono alcuni dei messaggi rivolti alla giovane vittima.