I bonus per i turisti rappresentano una iniziativa intelligente, ma almeno per ora si registra una certa cautela nel prenotare le vacanze a Malta. Il COVID-19, infatti, sta inevitabilmente condizionando un mercato che prima della pandemia godeva di ottima salute.
A riferirlo, come riporta il Times of Malta, sono alcuni operatori del settore. Nonostante la lotta al Coronavirus stia dando dei buoni risultati, i potenziali vacanzieri per ora sembrano piuttosto prudenti e al momento le prenotazioni negli alberghi non sono particolarmente numerose.
Iain Tonna, presidente della federazione degli agenti di viaggio, ha il polso della situazione e segnala un “approccio attendista” da parte delle persone: hanno voglia di viaggiare, ma prima di imbarcarsi su una nave o su un aereo vogliono avere la certezza di poter soggiornare in piena sicurezza.
È presto per ipotizzare il flusso di giugno, ma di certo per luglio e agosto le prenotazioni stanno arrivando. Le percentuali restano basse se confrontate con gli altri anni, ma chi lavora nel settore è consapevole che la ripresa sarà lenta e graduale.
Anche se il quadro complessivo resta inevitabilmente incerto perché in molti Paesi il Coronavirus è ancora un problema serissimo, ci si aspetta soprattutto un arrivo in massa (come tutti gli altri anni) – di turisti provenienti dal Regno Unito.
Ad oggi, però, il Regno Unito è ancora è ancora sulla “lista rossa”, il che significa che da lì possono sbarcare a Malta solo i cittadini maltesi e i residenti. La speranza è che la situazione si sblocchi quanto prima perché senza turisti britannici la stagione rischierebbe di essere piuttosto fiacca. Nel frattempo, però, da Cipro, Italia, Francia e Germania arrivano segnali positivi: per molti, Malta resta il luogo preferito per le vacanze.
Michael Camilleri Kamsky, direttore generale del Westin Dragonara Resort, ha posto anche il problema dei trasporti: «Il fattore sicurezza da solo non è sufficiente; dobbiamo anche avere voli sufficienti a prezzi accessibili per i turisti, in modo da non perdere viaggiatori che potrebbero preferire altre destinazioni. La tendenza delle prenotazioni per l’estate 2021 è in calo del 60% rispetto all’estate 2019».