Tumori alla schiena e alla pelle, allarme per l’incidenza di casi mortali a Malta.
È quanto emerge da uno studio pubblicato sul Malta Medical Journal dal quale si evince quanto mai l’importanza della prevenzione. Fondamentale risulta dunque per la popolazione maltese farsi controllare regolarmente la schiena, poiché questa è la parte del corpo più soggetta a casi che portano alla morte.
La schiena (22 per cento) è seguita da mani e piedi (15 per cento) e dalle gambe (13 per cento).
Numerose indagini e studi scientifici hanno inoltre evidenziato che nelle popolazioni caucasiche, quindi anche quella maltese, si riscontrano più casi di melanoma alla schiena e alla spalle negli uomini, mentre nelle donne sono più colpiti gli arti inferiori.
Una mappatura e un controllo periodico dei nei è un altro passaggio fondamentale per prevenire e verificare le condizioni e i mutamenti di eventuali lesioni.
Gli esperti continuano inoltre a invitare le persone a evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde.
Un consiglio antico, ma sempre attuale.
Gli autori dello studio evidenziano che «con questo triplice approccio di prevenzione primaria del melanoma, di rilevamento e trattamento precoce e di una migliore gestione dei pazienti con melanoma metastatico, si può sperare di vedere sensibilmente ridotto il numero di pazienti che perda la vita a causa del cancro».
Il melanoma è indicato come la forma più grave di cancro della pelle. I fattori di rischio per questo tipo di cancro includono l’esposizione al sole, l’aumento del numero di nei sulla pelle, la presenza di nei atipici, la pelle chiara, la storia familiare e l’aumento dell’età.
In tale ottica l’allarme degli esperti riguarda molto da vicino i maltesi che sono particolarmente “inclini” al cancro della pelle perché le isole hanno un alto indice UV per diversi mesi all’anno e la popolazione è esposta a un’intensa luce solare soprattutto nei mesi primaverili ed estivi.
È stato accertato inoltre che la morte per melanoma è più alta nei pazienti oltre i 60 anni di età.
Tutti gli 87 pazienti deceduti con diagnosi di melanoma metastatico tra il 2007 e il 2016 sono stati inclusi nello studio.
Di questi 45 erano maschi e 42 femmine.
L’età media alla diagnosi del melanoma primario era di 64,3 anni con un’età che andava da 23 anni a 92 anni, mentre l’età media nei decessi era di 67,9 anni. La durata media della sopravvivenza dopo la diagnosi di melanoma primario era di 34,7 mesi.