Meglio la metropolitana o una monorotaia per potenziare il trasporto pubblico maltese? A chiederselo sono in tanti, soprattutto nel mondo politico maltese: da una parte i laburisti, freschi vincitori delle elezioni, che da tempo promuovono la realizzazione della metropolitana, dall’altra il partito Nazionalista, che prometteva in caso di vittoria ai seggi la realizzazione di una monorotaia entro il mandato politico, mentre per avere la rete suburbana i cittadini dovrebbero aspettare 20 anni.
Nelle intenzioni, il sistema di trasporto su monorotaia sarebbe stato completamente elettrico, in nome dell’ecologia e del rispetto per l’ambiente. Inoltre avrebbe avuto un costo nettamente inferiore: 2,8 miliardi di euro contro i 6,2 preventivati per realizzare la metropolitana. Non solo: la monorotaia sarebbe inoltre più capillare, collegando 45 località tra loro, contro le sole 21 della metropolitana.
Nello specifico, il progetto permetterebbe di collegare i centri abitati esterni con le zone industriali, grazie alla realizzazione di 6 linee, distribuite in rotte circolari, con 9 stazioni e 13 svincoli. La vittoria dei laburisti ha però fatto tramontare l’ipotesi della monorotaia a Malta? Non proprio.
A schierarsi a favore del progetto ora c’è anche George Vella. Per il presidente maltese è impensabile continuare a costruire sull’arcipelago edifici e infrastrutture in maniera indiscriminata, e la realizzazione della metropolitana sarebbe una pessima scelta: «Malta non può permettersi di consumare altre aree per fare spazio a cavalcavia, sottopassaggi e tunnel. Una metropolitana sotterranea probabilmente non è finanziariamente fattibile, oltre a rappresentare un potenziale rischio per l’ambiente. Una monorotaia sarebbe l’ideale» afferma Vella nel corso di un’intervista rilasciata a 103 Malta’s Heart e riportata da Times of Malta.
Secondo il presidente il problema principale del Paese è il traffico sempre più intenso, che ovviamente richiede infrastrutture sempre più invadenti.
«Per quanto tempo possiamo continuare a divorare le nostre aree con cavalcavia, sottopassaggi e tunnel? Ce n’è ovviamente bisogno, perché abbiamo molte macchine. Ma il vero problema potrebbe essere proprio che circolano troppe auto. Dobbiamo ripensare a un nuovo piano generale per il nostro sistema di trasporto, perché il traffico sta influenzando terribilmente anche la nostra salute mentale» continua Vella, che prende come esempio quanto avvenuto in Qatar: «Sono riusciti a progettare abilmente un sistema di monorotaia “pulito” e ordinato, altamente efficiente e veloce. Credo che un progetto simile sarebbe l’ideale per lo scenario maltese. Se per arrivare da Żejtun a Valletta ci volessero 10 o 12 minuti con una monorotaia, sarebbe ridicolo andarci in macchina».
Il presidente se la prende infine con le scelte architettoniche degli ultimi anni, in forte contrasto con lo stile maltese: «Alcuni edifici sono decisamente sgradevoli. L’identità dell’architettura maltese è stata influenzata per secoli dagli stili di costruzione dei Cavalieri. Questo è il nostro modo di costruire, ed è bellissimo».