Ci sarebbe anche un cittadino maltese tra i miliardari intrappolati all’interno del “Titan”, il mini sommergibile che offre la possibilità di vedere da vicino il relitto del Titanic, di cui nella giornata di domenica si sono perse le tracce al largo delle coste di Terranova, in Canada.
Al momento le guardie costiere di Canada e Usa e la Marina Militare statunitense sono impegnate in una vasta operazione per rintracciare il mezzo subacqueo e salvare le 5 persone a bordo prima che finisca l’ossigeno, sufficiente a sopravvivere solo fino a giovedì. Il sommergibile potrebbe trovarsi a 3,8 chilometri di profondità, e in ogni caso non può essere aperto dall’esterno.
Tornando alle persone disperse, tra i 3 facoltosi che hanno sborsato 250.000 dollari per la “gita” in fondo al mare c’è Shahzada Dawood, 48enne originario del Pakistan e appartenente a una delle famiglie più ricche del suo Paese. Assieme a lui, intrappolato nel sommergibile, anche il figlio 19enne, Suleman.
Secondo Times of Malta, Shahzada Dawood sarebbe diventato cittadino maltese nel 2016, come riportato su alcuni registri pubblici. Assieme a lui, a ottenere la cittadinanza, anche i genitori Hussain e Kulsum Dawood, con altri membri della famiglia che li avrebbero seguiti nel 2017. L’uomo sarebbe inoltre attivo in alcune organizzazioni filantropiche, tra queste figurerebbe il SETI Institute, dedito all’esplorazione spaziale, e il Prince’s Trust International, ente di beneficenza del Regno Unito fondato nel 1976 dall’allora principe del Galles, per aiutare i giovani vulnerabili a rimettersi in sesto.
Sempre stando a quanto riferito dal quotidiano locale, il miliardario avrebbe ottenuto la cittadinanza maltese grazie al programma per investitori individuali meglio conosciuto come schema dei “passaporto d’oro”, che dal 2013 consente a facoltosi individui di acquistare la cittadinanza nell’arcipelago tramite l’esborso di cospicue somme di denaro.
Assieme a Dawood e suo figlio ci sono il miliardario britannico Hamish Harding, l’ex sommozzatore della marina francese Paul-Henry Nargeolet e Stockton Rush, l’amministratore delegato di OceanGate, la società statunitense che ha organizzato la spedizione.
Al momento, i soccorsi si stanno concentrando in una precisa zona dell’Atlantico. Secondo l’Ansa, le squadre coinvolte nella ricerca avrebbe captato dai sonar dei rumori di “colpi” con cadenza ogni 30 minuti. Quattro ore dopo, un altro sonar avrebbe captato altri colpi, convincendo le autorità a indagare a fondo sull’origine dei rumori provenienti dal fondale.