Ha fatto parecchio scalpore la vicenda raccontata a mezzo social, e che poi ha trovato spazio anche su alcuni quotidiani locali, relativa ad una coppia di stranieri che è stata improvvisamente lasciata fuori dalla casa in cui viveva da tre anni in affitto a Siggiewi, dopo che il proprietario dell’immobile ha deciso di “sigillare” la porta di ingresso con del cemento, bloccando al suo interno gli animali domestici dei locatari.
Pare che la vicenda sia stata innescata da una disputa sul contratto di affitto, motivo di ruggini tra le parti già da diverso tempo, per lo meno da inizio anno, ovvero da quando il proprietario di casa aveva scelto di raddoppiare la quota da 800 euro a 1.600 euro al mese, come raccontato sempre sui social da Patricia Graham, da tempo impegnata ad offrire consigli e supporto a cittadini stranieri e locali sul tema lavoro e affitti, e poi ripresa da Lovin Malta.
I tre vennero a patti concordando 1.200 euro di quota mensile, strappando però al locatore la promessa che avrebbe dato il via ai lavori di ristrutturazione dell’immobile entro fine febbraio 2023 e avrebbe registrato il contratto presso l’Housing Authority, come previsto dalla legge, tra l’altro.
Tuttavia, fino ad un mese fa, l’immobile non aveva subito alcuna ristrutturazione, portando la coppia di affittuari a richiedere al proprietario di “sciogliere” gli accordi e tornare a pagare i canonici 800 euro mensili rinunciando ai lavori. Una proposta respinta dalla controparte che, di risposta, a fine agosto, ha chiesto la restituzione delle chiavi di casa e il giorno successivo li ha lasciati senza la fornitura d’acqua.
La coppia si è poi diretta alla stazione di polizia per denunciare l’accaduto, ma una volta rientrata a casa si è trovata un’ulteriore spiacevole “sorpresa”: anche la corrente elettrica era stata staccata, provocando diversi danni, oltre alla morte dei pesci nell’acquario.
Successivamente, i due inquilini hanno affermato di aver scoperto che il proprietario di casa non aveva mai registrato il contratto di affitto presso l’Housing Authority e, consultando il fornitore di energia elettrica per tentare di ripristinare la corrente, nei giorni successivi sono venuti pure a conoscenza del fatto che la loro residenza in realtà veniva alimentata illegalmente dalla rete dell’abitazione del locatore, adiacente all’immobile affittato dalla coppia. Per questa ragione Enemalta non avrebbe potuto ripristinare loro l’elettricità.
Ma il peggio doveva ancora arrivare. Rientrando di corsa a casa giovedì, dopo aver ricevuto un messaggio dal proprietario, la coppia si è trovata la porta di ingresso interamente coperta da del cemento, con i loro animali domestici (un cane, un gatto, conigli e galline) chiusi all’interno.
Sui social è stato pubblicato uno screenshot della conversazione via chat tra le parti, con il proprietario di casa che aveva scritto loro “The game is over” (ovvero il gioco è finito), con tanto di foto che mostravano la serratura della porta ostruita con del materiale, impossibile da aprire con una chiave. Seguita poi dalla “sorpresa” una volta giunti sul posto, ovvero l’ingresso completamente sigillato da mattoni e cemento.
La coppia, che è poi riuscita ad accedere all’immobile solo qualche ora più tardi per recuperare gli animali chiusi al suo interno, ha scelto di sporgere un’altra denuncia alla polizia, questa volta penale, tramite gli avvocati Jason Azzopardi e Kris Busietta, accusando il proprietario di casa di sfratto illegale, che ora rischia una sanzione che oscilla tra i 1.500 euro e i 4.000 euro.