Continua la bufera attorno al ministro del Turismo, Clayton Bartolo, e il ministro di Gozo, Clint Camilleri, ritenuti colpevoli di violazione del codice etico ed abuso di fondi pubblici in merito alla “carriera lampo” della moglie di Bartolo, la quale ha ricevuto un incarico da consulente presso il Ministero del Turismo e, successivamente, al Ministero di Gozo, nonostante mancasse delle qualifiche e dell’esperienza richieste per la posizione e che, di fatto, non avrebbe neanche mai svolto.
Secondo il rapporto del Commissario per gli Standard nella Vita Pubblica, la donna, già impiegata come segretaria particolare di Bartolo, è stata promossa a consulente politica con uno stipendio maggiorato più benefit, pur continuando a svolgere le mansioni di segreteria per Bartolo anziché quelle di consulenza previste dal ruolo. Dopo aver avviato una relazione sentimentale con il ministro, la sua posizione venne formalmente trasferita al Ministero di Gozo sotto il ministro Clint Camilleri, ma ha continuato a lavorare di fatto per Bartolo, e sempre come segretaria.
«Questo “lavoro fantasma” pagato con i fondi pubblici è una palese frode da parte di due ministri che dovrebbero rappresentare il popolo» tuona sui social il leader dell’opposizione Bernard Grech, chiedendo le dimissioni immediate dei due ministri che, «mentre fai fatica ad arrivare a fine mese, ti derubano».
«Se in qualche modo ho fallito, con umiltà chiedo scusa. Nessuno è perfetto; gli unici che non sbagliano sono quelli che non fanno nulla» ha dichiarato a mezzo social il ministro Clayton Bartolo, affermando di aver accettato il rapporto del Commissario per gli Standard pur non condividendone alcune conclusioni.
A questo proposito, ha chiarito che Amanda Muscat aveva ricevuto un incarico a tempo determinato presso il Ministero di Gozo per un periodo di circa otto mesi. Un’occupazione che sostiene essere stata gestita nel pieno rispetto delle normative previste dal manuale, senza favoritismi o violazioni delle linee guida ufficiali.
Bartolo ha precisato che il contratto si è concluso il 31 dicembre 2021 e che, da quel momento, Muscat non ha più ricevuto alcun incarico da parte del governo. Ha inoltre sottolineato che il rapporto non mette in discussione la validità del lavoro svolto dalla donna, bensì conferma l’effettivo svolgimento delle sue mansioni. Affermazione in netto contrasto con le conclusioni del Commissario che dicono di non aver riscontrato alcuna prova del lavoro di consulenza svolto dalla Muscat in entrambi i Ministeri.
Anche il ministro Clint Camilleri ci ha tenuto a «chiarire alcuni punti» in attesa che la vicenda sia discussa in seno al Comitato Parlamentare per la Vita Pubblica, senza però scusarsi.
Come Bartolo, ha specificato che Muscat è stata assunta per un breve periodo di circa otto mesi, rispettando integralmente le normative e le procedure contenute nel manuale. Ha aggiunto che «il rapporto non afferma che la persona non abbia lavorato; anzi, certifica il contrario».
Camilleri ha infine dichiarato: «Questo è un governo e un Ministero come quello di Gozo richiede un lavoro congiunto con tutti i Ministeri, compreso quello del turismo, come è stato fatto su progetti come la Strategia del turismo 2021-2030, quella per le immersioni, lo sviluppo del settore cinematografico e il Malta International Fireworks Festival».
Durante una conferenza stampa in Parlamento, i deputati del Partito Nazionalista Claudette Buttigieg, Mario de Marco e Alex Borg, hanno sottolineato come questo caso ricordi altri episodi simili, come quello che ha portato alle dimissioni dell’ex ministro Justyne Caruana per un contratto assegnato al suo partner, Daniel Bogdanovic, o alla parlamentare Rosianne Cutajar che, secondo le sue stesse parole, aveva accettato un contratto di consulenza “per approfittarne” senza svolgere il lavoro previsto.
Inoltre, hanno sottolineato che il rapporto redatto dal Commissario per gli Standard ha rivelato diverse discrepanze nelle testimonianze rilasciate da Bartolo, Camilleri e i loro capi di segreteria, suggerendo che alcune persone potrebbero aver dichiarato il falso sotto giuramento. Il documento, hanno aggiunto, contiene anche indizi che l’Ufficio del Primo Ministro fosse consapevole della situazione, dato che Amanda Muscat continuava a ricevere comunicazioni ufficiali destinate a Bartolo anche durante il suo periodo di incarico al Ministero di Gozo.
Il PN ha dichiarato che, in linea con quanto fatto dal Premier Abela in casi analoghi, i ministri Bartolo e Camilleri dovrebbero rassegnare le dimissioni o essere sollevati dai loro incarichi, poiché «si tratta di un altro esempio di uso improprio dei fondi pubblici per vantaggi personali».
(cover photo credits: Facebook)
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