Le strade della capitale sono sempre più “allo stretto”. I residenti di Valletta hanno infatti annunciato una protesta pubblica contro la movida selvaggia. O meglio, contro tutti i locali che occupano sempre più il suolo pubblico con tavoli, tavolini e dehors, per permettere agli avventori di consumare all’aria aperta in vista della bella stagione. Alcune volte, anche senza possedere i permessi.
A organizzare l’iniziativa è l’associazione “Residenti Beltin”, presieduta da Billy McBee, con la protesta che si terrà sabato 6 aprile a partire dalle 11, fuori dalla sede della Camera dei Rappresentanti nella capitale. Secondo l’associazione, si tratterebbe di una vera e propria invasione dello spazio vitale dei residenti, i quali avrebbero serie difficoltà ad accedere in modo sicuro a molte aree del centro storico della città. Ma non solo: un’altra criticità fa riferimento alle condizioni igieniche delle aree in questione, che metterebbero a rischio il benessere sia fisico che psicologico dei cittadini. Molti ristoratori infatti ignorerebbero le regole base per la gestione dei rifiuti, ammassando il tutto in cassonetti stracolmi, alla vista dei passanti. McBee sostiene che «il settore della ristorazione è minato dalla sua stessa espansione».
«L’invasione della ristorazione rappresenta una seria minaccia per la sicurezza – ha proseguito McBee – il governo deve assolutamente fare qualcosa, prendere le misure necessarie per controllare gli spazi pubblici, garantendo che tornino ad essere accessibili e sicuri per tutti. Senza contare il caos che si genererebbe se in alcune vie dovessero passare dei mezzi di soccorso»
Ancora, secondo il presidente la presenza massiccia di tavoli e sedie starebbe creando inoltre un problema alla pavimentazione della città, che si starebbe pian piano erodendo inesorabilmente, con i relativi danni al patrimonio storico dell’arcipelago.
Sempre sull’argomento, nei giorni scorsi, l’associazione si è espressa tramite la propria pagina Facebook, facendo riferimento ad un’analoga situazione riscontrata in St. George Square a Victoria, affermando che: «Le persone hanno diritto a un funerale e a un matrimonio dignitosi. Hanno il diritto di transitare in sedia a rotelle, con il passeggino e a piedi. Eppure, tutto ciò è ostacolato. La piazza ha quattro ingressi, e tutti sono bloccati abusivamente. Alcuni commercianti sanno che non verrà preso alcun provvedimento e fanno come vogliono, gettando un’ombra negativa sugli esercenti civili, collaborativi e che seguono le regole. Questa non è giustizia. La terra del popolo non dovrebbe appartenere a nessun altro che al popolo».