Come abbiamo visto, nell’ultima settimana l’arcipelago maltese è stato colpito da uno sciame sismico che ha raggiunto la massima intensità nella serata di martedì 24 gennaio, quando si è registrata una forte scossa di magnitudo 5.6 al largo delle coste sud-orientali del Paese.
A questo proposito, su Facebook oggi il ministro dell’Interno Byron Camilleri ha affermato che la Protezione Civile è in continuo contatto con la Facoltà di Scienze dell’Università di Malta, sottolineando che «negli ultimi mesi gli operatori della Protezione Civile hanno svolto esercitazioni in relazione ai casi di terremoto, sia con simulazione nel nostro Paese che con formazione intensiva all’estero».
Negli scorsi mesi abbiamo infatti assistito all’arrivo di nuovi e moderni mezzi di soccorso ed attrezzature all’avanguardia che, grazie al programma europeo Interreg Italia-Malta, ha consentito alle squadre di soccorso di ottenere inoltre una formazione specializzata nella gestione di emergenze in caso di tsunami nel Mediterraneo.
Senza dimenticare l’esercitazione svolta a Marsaxlokk a fine 2021 che ha visto la Protezione Civile, e più in generale tutte le forze dell’ordine, insieme ad alcuni residenti, prendere parte ad una serie di attività volte ad aumentare la consapevolezza e la gestione di eventuali emergenze naturali, come suggerito lo scorso anno dall’UNESCO.
Nel frattempo il Gruppo di ricerca e monitoraggio sismico del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Malta ha diffuso nei giorni scorsi sui social una illustrazione che fornisce spiegazioni utili su come comportarsi e proteggersi nel caso di terremoto.