L’avvocato ed ex deputato del Partito Nazionalista, Jason Azzopardi, è tornato a rivolgersi ai tribunali per chiedere l’avvio di una inchiesta sul ministro dell’Economia Silvio Schembri e sulla sua “inspiegabile ricchezza”, sostenendo che il suo stile di vita superi di gran lunga il reddito dichiarato (65.000 annui).
Nell’istanza giurata, Azzopardi ha sollevato dubbi sul fatto che Schembri possa permettersi di vivere in un costoso appartamento sul lungomare di Ta’ Xbiex il cui canone mensile d’affitto oscillerebbe tra 3.500 e 4.000 euro, mantenere una barca più l’ormeggio da 10.000 annui, pagare rette per la scuola privata del figlio, sostenere il costo di un mutuo ed effettuare viaggi con la famiglia, il tutto accumulando al contempo risparmi.
«A meno che il ministro non sia capace di trasformare l’acqua in vino o di fare il miracolo di sfamare una folla di migliaia di persone con cinque pani e due pesci, non c’è spiegazione ragionevole, se non il fatto che questa ricchezza inspiegabile sia il risultato di illeciti criminali, corruzione e fondi riciclati illegalmente» ha scritto Azzopardi nella istanza che chiede l’avvio di un’inchiesta.
In merito alla presunta “vita di lusso”, il legale cita controverse transazioni gestite dalla Lands Authority, ente che rientrava nelle responsabilità di Schembri tra il 2020 e il 2023.
Tra i casi evidenziati quello di Mellieha Heights, ovvero un terreno del valore di oltre 10 milioni di euro “svenduto” per soli 380.000 all’anno a un consorzio guidato da Paul Attard, direttore di GAP Property, che lì punta a costruire 109 appartamenti e 171 garage.
Sotto la lente di ingrandimento anche un vicolo ceduto, anche in questo caso, per soli 134.000 euro, poco sopra il prezzo minimo fissato dall’Autorità e ampiamente al di sotto del suo valore di mercato, indispensabile per completare il maxi-progetto di sviluppo di Villa Rosa, a St. George’s Bay, assegnato ad Anton Camilleri (noto come Tal-Franċiż).
In poche parole, secondo Azzopardi, il ministro avrebbe tratto vantaggio dai legami con i costruttori attraverso simili sospette concessioni e, a confermare i presunti scambi di “favori” tra le parti, ci sarebbero anche due uffici di circoscrizione di pertinenza di Attard e Camilleri, che lo stesso Schembri starebbe utilizzando e che non sono stati indicati nelle sue dichiarazioni patrimoniali.
Le accuse mosse da Jason Azzopardi sono state «respinte categoricamente» dal ministro in questione attraverso un post pubblicato su Facebook nei giorni successivi la presentazione dell’istanza. Definendole «insinuazioni riciclate», secondo Schembri l’accaduto rientrerebbe in una «strategia coordinata da una cerchia di persone il cui unico obiettivo è destabilizzare il governo».
«Durante questi 20 anni in politica, ho sempre fatto del mio meglio per il bene del nostro Paese e ciò non cambierà, nemmeno di fronte a questi attacchi maligni contro la mia famiglia che vogliono rovesciare il governo laburista democraticamente eletto dal popolo» ha concluso il ministro dell’Economia.
(photo credits: Facebook)
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