Le vicende dei ragazzi italiani bloccati a Malta a causa del COVID-19 rimbomba anche nel Parlamento italiano.
Sara Cunial, la deputata del gruppo Misto (era stata eletta nel Movimento 5 Stelle), ha presentato una interrogazione ai ministri degli Esteri, Luigi Di Maio, e della Salute, Roberto Speranza, nella quale chiede conto di quel che sta accadendo ai tanti giovani che si sono improvvisamente ritrovati ad affrontare una situazione oggettivamente complicata.
Nell’interrogazione a Speranza e Di Maio, la Cunial scrive:
«Vorrei chiedere l’attenzione dell’Aula su un fatto increscioso. Mi è arrivata una testimonianza diretta di una madre. 120 ragazzi in viaggio studio sono sequestrati a Malta per alcune positività al Covid. Sono rimasti dentro una camera senza un controllo medico o confronto umano. Sono minori rinchiusi dentro hotel Covid improvvisati con una bottiglietta d’acqua e un panino al giorno. Non hanno assistenza di adulti e non possono abbracciare i genitori: il Governo di Malta ha deciso di rispettare i protocolli che prevedevano 14 giorni di quarantena. Nessuno se ne assume la responsabilità. La mamma che mi ha scritto dice che li hanno avvisati con una semplice mail con richiesta saldo».
La deputata poi aggiunge: «Si ricorda che Malta è Paese membro dell’Unione europea dal 1° maggio 2004 e membro dello spazio Schengen dal 21 dicembre 2007 ed è quindi soggetta agli stessi regolamenti europei e direttive a cui è soggetta anche l’Italia e che, pertanto, la libera circolazione non può essere negata ai cittadini membri dei Paesi europei, anche se non vaccinati, e che non si può discriminare in funzione del tipo di Digital Green Pass in possesso del cittadino. A parere dell’interrogante trattenere minori presso il territorio maltese è un atto in violazione del diritto internazionale».
Sara Cunial mette altra carne sul fuoco chiedendo alle autorità italiane di intervenire sulle istituzioni maltesi: «Mi chiedo di quali elementi disponga il Governo in merito alla vicenda, se ritenga che, alla luce di quanto descritto in premessa, non siano rispettati i diritti dei cittadini italiani presenti a Malta e se non intenda adottare iniziative, per quanto di competenza, nei confronti del Governo di Malta per il rilascio immediato dei minori e dei loro accompagnatori trattenuti presso le strutture maltesi».