Continuano a moltiplicarsi i casi di appartamenti sovraffollati e in cattive condizioni igieniche in molte città dell’isola. Questa volta è stata la stessa Housing Authority, durante un’indagine sulle regolarità di un contratto di locazione a trovarsi di fronte a condizioni di alloggio definite “indegne”.
Nell’appartamento di sei vani, due di essi contenevano addirittura dieci letti, una sola cucina in comune per tutti, e solo due servizi igienici per tutti i 35 inquilini. I servizi igienici – riporta Lovin Malta – sarebbero stati collocati nel corridoio e nel pianerottolo, senza nessuna privacy fra uomini e donne che condividevano l’appartamento. L’intero appartamento sarebbe risultato molto sporco e persino infestato dagli insetti. Un caso simile trattato in un nostro articolo aveva fatto scalpore lo scorso giugno a Sliema, infatti in un solo appartamento i lavoratori stranieri che vi abitavano erano persino 45.
Dallo scorso agosto l’Housing Authority insieme al Planning Authority hanno creato una vera task force per casi di questo tipo, scovando ben 36 appartamenti sull’isola con situazioni di sovraffollamento simili. Il ministro del Social Accommodation Roderick Galdes ha già confermato che il governo maltese sta mettendo a punto un cambio nella legge che regola gli affitti. Le modifiche legislative daranno all’Housing Authority infatti maggiori poteri.
I prezzi degli affitti a Malta che già erano altissimi due anni fa, sono ulteriormente aumentati con l’arrivo sull’isola di migliaia di lavoratori extracomunitari provenienti dall’Asia. Questi appartamenti sovraffollati con decine di persone ammassate anche in una sola stanza sono diventati una miniera d’oro per proprietari di casa senza scrupoli. Infatti il prezzo di un singolo posto letto oscilla di solito fra le 200 e le 250 euro, cifra che fino a qualche anno fa era quella di una singola stanza in condivisione.