È ufficiale, Malta è il primo Paese europeo a legalizzare la coltivazione e il possesso di cannabis per uso personale.
Dopo l’ok del Parlamento ottenuto ad inizio di questa settimana, la riforma è stata firmata oggi del presidente George Vella, diventando quindi legge a tutti gli effetti.
La legge LXVI del 2021 (Capitolo 628 delle leggi di Malta) vedrà l’istituzione di un’Autorità competente che si occuperà della regolamentazione del settore e delle attività ad esso correlate, capeggiata dal ministro dell’Innovazione Owen Bonnici.
«Il governo continuerà ad investire in programmi di prevenzione contro tutti gli abusi di sostanze, ma al tempo stesso sceglie di porre fine al disagio e alla costante umiliazione subita dagli adulti che scelgono di fare un uso responsabile della cannabis che, per questo, vengono arrestati o invitati a presentarsi in tribunale» si legge in una dichiarazione rilasciata dalle Autorità.
Ancora più importante, il nuovo quadro legislativo ha il chiaro obiettivo di porre fine al traffico illegale di stupefacenti, stroncando il mercato nero e la criminalità associata a questa attività.
A partire da sabato, quindi, sarà consentito il possesso di un massimo di sette grammi di cannabis per coloro che hanno 18 anni o più, oltre alla coltivazione per uso personale di un massimo di quattro piante in casa.
La legge darà inoltre spazio alla creazione di una fonte regolarizzata e sicura dalla quale poter ottenere cannabis e semi di cannabis in quantità limitate e controllate, secondo rigorose condizioni. Questo avverrà attraverso l’introduzione di punti vendita regolamentati, gestiti da Associazioni senza fini di lucro e registrati presso l’Autorità per l’uso responsabile della cannabis.
Parallelamente, verranno adottate le necessarie cautele e tutele legali con l’irrogazione di nuove e consistenti sanzioni pecuniarie a tutela dei minori e della collettività. Allo stesso tempo, proseguiranno gli sforzi educativi e di prevenzione nelle scuole, nelle comunità e in altri luoghi contro il consumo di droga, con particolare attenzione ai giovani.
La nuova legge, che ha come fondamento il principio della riduzione del danno, prevede anche la depenalizzazione nei confronti delle persone che in passato hanno subito condanne da un tribunale penale. Sin da ora potranno infatti richiedere la rimozione dai casellari giudiziari attraverso una semplice richiesta scritta, senza la necessità di depositare nuovi ricorsi al Tribunale.
«L’entrata in vigore di questo solido quadro legislativo sottolinea la volontà di questo governo di prendere decisioni coraggiose attuando riforme sagge e senza precedenti al fine di portare il cambiamento e la giustizia sociale nel migliore interesse della società nel suo insieme» ha affermato il ministro Bonnici.