Sebbene il numero degli abitanti nell’arcipelago maltese sia in continua crescita, quello dei residenti europei è in continuo declino. I numeri parlano chiaro: a fronte di 42.239 nuovi arrivi a Malta, nel 2023 gli espatriati sono stati ben 21.279.
Si tratta in entrambi casi di dati record, i numeri post Covid del 2022 davano 34.964 nuovi arrivi e solo 13.166 espatriati.
Quello che però fa pensare è la composizione di queste persone, infatti su 42.000 nuovi residenti a Malta oltre 33.000 erano cittadini extraeuropei. Il numero di residenti che lasciano l’arcipelago è invece quasi raddoppiato fra il 2022 e il 2023, e vede per la maggior parte protagonisti i cittadini dell’Unione Europea.
È ormai chiaro che Malta non è più da tempo “l’isola del tesoro” di un decennio fa, e solo pochi e male informati credono erroneamente di potervi trovare fortuna.
Basta fare una passeggiata per capire che la forza lavoro un tempo in mano a molti europei, adesso è monopolizzata da cittadini provenienti da Paesi come il Pakistan, l’India o le Filippine.
Camerieri, tassisti, autisti di autobus sono ormai quasi tutti extracomunitari. A fronte dei costi per gli affitti alle stelle, per una camera in un appartamento condiviso servono anche 600 euro, mentre gli stipendi sono fermi da anni. I cittadini provenienti da Paesi terzi per la maggior parte vivono in gran numero in un solo appartamento, in barba alle nuove leggi emanate dopo gli scandali degli anni scorsi. Questo “nuovo trend” ha fatto la fortuna di molti padroni di casa senza scrupoli, e ha fatto lievitare i costi degli affitti, che già da anni erano altissimi.
Perché restare a Malta pagando cifre folli di affitto e costo della vita nelle zone centrali dove c’è il lavoro, quando in Paesi esteri si può vivere con meno soldi?
Nel corso degli ultimi anni molte aziende hanno aperto sedi in altri Paesi, ad esempio a Sofia, in Bulgaria, per un intero appartamento al centro bastano 350/400 euro, anche con uno stipendio di soli 1.000 euro il paragone con Malta è improponibile.
La pagina Facebook “Leaving the Island Quick Sale” è emblematica del numero di italiani ed europei che stanno abbandonando l’arcipelago. È ormai chiaro che Malta può essere una meta solo per chi ha titoli di studio e competenze richiesti dal mercato del lavoro, nonché di un ottimo inglese.
È inconcepibile per un trentenne con un buon lavoro non poter avere un proprio appartamento, perchè ad una certa età lo stile di vita “Erasmus” è davvero degradante. Oggi una persona single per vivere decentemente a Malta deve guadagnare almeno 2.000 euro netti al mese.
(fonte: Times of Malta. Immagine di archivio, credits: Terry Caselli Photography)
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