Nel corso di una conferenza stampa che si è svolta mercoledì presso il centro di oncologia “Sir Anthony Mamo”, il ministro della Salute Chris Fearne ha annunciato le nuove disposizioni relative al contenimento della pandemia da COVID-19 sull’arcipelago.
La decisione arriva in seguito alle diverse pressioni esercitate dall’opinione pubblica e dai media locali in merito ai rigidi protocolli di quarantena imposti ai viaggiatori – anche residenti – in ingresso a Malta e provenienti da Paesi a rischio. Fino ad ora, infatti, vigeva l’obbligo di trascorrere un periodo di quattordici giorni presso un hotel selezionato dalle Autorità sanitarie al costo totale di 1.400 euro a spese del soggetto.
Con le nuove misure che entreranno in vigore dal prossimo venerdì, le persone residenti a Malta completamente vaccinate, provenienti da Paesi appartenenti alla lista “rosso scuro”, potranno scontare il periodo di quarantena presso il luogo indicato come residenza, a patto che l’intera famiglia sia completamente vaccinata e che nell’abitazione non risiedano più di quattro persone.
La quarantena presso un “Covid hotel” rimarrà obbligatoria per i non vaccinati e per le persone che appartengono ad un nucleo famigliare composto da più di cinque persone.
Malta sta aggiornando i criteri di valutazione per la lista dei Paesi classificati come “rosso scuro”. Il nuovo elenco, che verrà pubblicato tra qualche giorno, si concentrerà sulla nuova variante “Mu”, identificata per la prima volta in Colombia.
Rimane invece invariata la richiesta da effettuare alla Sovrintendenza alla Sanità Pubblica per i viaggiatori in ingresso a Malta provenienti da un Paese in lista “rosso scuro”.
Un’importante novità arriva anche per quanto riguarda i ristoranti ed i luoghi di intrattenimento. Fearne ha affermato che i locali potranno ora scegliere di applicare delle restrizioni all’ingresso rivolte alle persone non completamente vaccinate, con l’obiettivo di ricreare un clima più vicino alla “normalità” a favore di chi ha completato l’intero ciclo vaccinale.
Chi sceglierà di farlo, potrà beneficiare di norme meno stringenti, non ancora definite, ma che potrebbero riguardare, per esempio, l’estensione degli orari di chiusura o una diminuzione della distanza tra i tavoli. La scelta arriva in considerazione del fatto che, ad oggi, il 91% della popolazione maltese risulta completamente vaccinata.
Sul tema “green pass”, il ministro della Salute ha affermato che, dal prossimo venerdì, Malta accetterà anche i certificati vaccinali emessi dal Canada, mentre il Governo prevede di fare lo stesso con altri Paesi come Marocco, Israele, Andorra e Isole Faroe.
Prosegue a ritmo serrato la somministrazione delle dosi di richiamo del vaccino anti Covid-19 nei centri per anziani. Fearne ha dichiarato che entro pochi giorni ogni residente di una di queste strutture avrà ricevuto la terza dose del siero.
Subito dopo toccherà alle altre categorie fragili, gli immunodepressi – che hanno già ricevuto la comunicazione del richiamo vaccinale – e a seguire gli ultrasettantenni.
Il ministro della Salute ha concluso affermando che attualmente in terapia intensiva si trova un paziente non vaccinato, mentre tutti gli altri rientrano nella categoria degli immunodepressi. Questo a dimostrazione che per le categorie a rischio il Covid-19 rappresenta ancora un pericolo.