Sono sempre più allarmanti le informazioni che trapelano sullo stato del settore edilizio maltese dopo l’avvio dell’inchiesta pubblica sulla morte di Jean Paul Sofia, il giovane che ha perso la vita sotto le macerie dell’edificio crollato come un castello di carte nel dicembre dello scorso anno a Kordin.
Questa volta a lanciare il grido di allarme è stato il candidato al Parlamento Europeo, Peter Agius che, attraverso un comunicato diffuso a mezzo social, ha sottolineato come 9 aziende su 11 produttrici di mattoni a Malta non abbiano la marcatura CE come previsto dalla normativa europea.
Agius ha fatto riferimento alle leggi in materia edilizia introdotte dall’Europa nel 2013, che stabiliscono come, prima di essere venduto, ogni materiale tipo mattoni e travi debba superare determinati test e avere una “marcatura CE”.
Ma, dopo aver fatto delle ricerche e raccolto informazioni dagli addetti al settore sull’applicazione della suddetta legge a Malta, «ciò che ne è emerso è stato un quadro inquietante».
Secondo il candidato al Parlamento Europeo pare che in questo senso il governo abbia fatto ben poco per aiutare ed incentivare (anche economicamente) i produttori maltesi di mattoni e altri materiali edili nel soddisfare i criteri europei migliorando gli standard nel settore. Ed i risultati di questa mancanza di controlli e rispetto della legge, c’è da dire, sono ben visibili agli occhi di tutti.
«Siamo entrati in un’Europa che avrebbe dovuto darci dei diritti, ma il governo non sta facendo la sua parte per farci ottenere quei diritti e quei benefici» ha chiosato Agius, aggiungendo: «Il ruolo del governo è quello di aiutare l’industria in modo che l’onere non ricada sulle persone».
Ed è proprio a questo proposito che ha tirato in ballo quanto già emerso dall’inchiesta pubblica sulla tragedia di Kordin, per la quale sono ora alla sbarra cinque persone accusate di numerosi capi di imputazione oltre a quello di omicidio colposo.
«Quando ho incontrato Isabelle Bonnici (la mamma di Jean Paul Sofia, n.d.r.) ho dato la mia parola che farò di tutto affinchè l’Europa possa offrire maggiore sicurezza nell’edilizia qui a Malta» ha dichiarato Agius, aggiungendo di aver inoltrato al Segretariato per l’inchiesta pubblica le informazioni ottenute dalle sue ricerche, «affinché anch’egli sia a conoscenza delle raccomandazioni utili ad effettuare un cambiamento necessario nel nostro Paese».