Sono ore di forte tumulto attorno alle conseguenze generate dalla demolizione dell’edificio dismesso dell’ex Go Exchange, situato nell’affollata Psaila Street di Birkirkara, con svariate immagini postate sui social nelle scorse ore che mostrano la spaventosa caduta di detriti da altezze elevate, che avrebbero superato le strutture protettive predisposte mettendo in serio pericolo l’incolumità di lavoratori e passanti nella zona.
Per questa ragione diversi utenti si sono scagliati in prima battuta contro Excel Investments, società incaricata dello sviluppo del sito, di proprietà del costruttore gozitano Joseph Portelli, chiedendo a gran voce le dimissioni di Maria Schembri Grima, impegnata nel doppio ruolo di presidente della Building and Construction Authority (BCA) e architetto responsabile del progetto.
Dalle stesse foto che circolano sul web e riprese nelle ultime ore da vari organi di stampa locali si vedono chiaramente blocchi di pietra piovere sul terreno, con numerosi detriti “spinti” fino alla strada circostante.
A far scattare la reazione dei cittadini, oltre al rischio concreto causato dalla “pioggia” di detriti, anche una fitta coltre di polvere che si alzava durante il passaggio dell’escavatore, dimostrando ancora una volta come la protezione affidata ad un muro perimetrale in cemento a schermo della strada risultasse inefficace nel garantire la tutela dei lavoratori e terze parti.
A seguito delle numerose pressioni, nella giornata di ieri è arrivata la reazione della BCA con un’ordinanza d’interruzione dei lavori ad effetto immediato, dettata dal fatto che il metodo di lavoro intrapreso fino ad ora non sembrerebbe in linea con la dichiarazione depositata costituendo un “rischio per terzi”.
Alla base della decisione dell’autorità vi sarebbero “problemi di credibilità” sorti a causa del coinvolgimento di Maria Schembri Grima nel ruolo di architetto, così come in alcuni dei principali progetti in fase di sviluppo.
Nella serata di ieri, proprio la presidente della BCA ha deciso di rassegnare le dimissioni con effetto immediato subito accolte dal ministro dell’Urbanistica Stefan Zrinzo Azzopardi, sull’onda dell’indignazione pubblica e delle pressioni in merito all’accaduto, presentando una lettera che così segnava il suo dietrofront: «Credo di aver servito questo incarico al meglio delle mie capacità. A seguito delle dovute considerazioni, lascio l’incarico pur mantenendo il mio impegno a salvaguardare i lavoratori in loco ed i terzi».
Secondo Times of Malta, inoltre, nelle ultime ore l’Autorità per l’Edilizia e le Costruzioni avrebbe emesso multe dal valore complessivo di 10.000 euro alle parti coinvolte nella demolizione dell’ex edificio di Go Exchange. Nello specifico, la BCA avrebbe inflitto un’ammenda di 3.150 euro allo sviluppatore del progetto Excel Investments, 2.000 euro al responsabile tecnico del cantiere David Muscat e 5.000 euro a Polidano Brothers, il subappaltatore incaricato di demolire la struttura, con la condizione che il fermo sui lavori si protrarrà fino al pagamento totale delle contravvenzioni sopracitate.
Nel frattempo, stando ai resoconti dei media locali, Excel Ltd avrebbe scaricato la colpa contro la società di demolizioni e scavi alla quale si è affidata e con cui avrebbe originariamente concordato una dichiarazione di metodo. Tale accordo, però, non sarebbe stato rispettato dall’incaricato che, a detta sempre di Excel Ltd, avrebbe condotto i lavori in modo «negligente e incurante della salvaguardia altrui».
Per questa ragione la società di Joseph Portelli ha comunicato di aver intrapreso le azioni necessarie per risolvere il contratto, ribadendo l’impegno ad eseguire la demolizione in modo sicuro, senza però menzionare il nome della società alla quale fa riferimento, ma limitandosi a riferire al Times of Malta che «l’appaltatore per la demolizione non era PRA Construction Limited» (nome della società indicata come “appaltatore principale” sul cartello apposto in concomitanza dell’area, seguito da quello di Polidano, come subappaltatore) o «qualsiasi società collegata».
Sempre secondo quanto riferito dal quotidiano maltese, PRA Construction Limited sarebbe amministrata dallo stesso Joseph Portelli, insieme ad altre due persone tra cui un suo socio d’affari.
I lavori, ora in stato di fermo, prevedono la sostituzione del vecchio edificio con un’area arricchita da garage, negozi e oltre 100 appartamenti.