Le lunghe interruzioni di corrente elettrica delle scorse ore hanno costretto tante persone a cercare refrigerio nelle loro automobili dotate di aria condizionata, nel tentativo di evitare il caldo torrido che ha invaso l’arcipelago maltese con temperature che superano i 40 gradi durante il giorno e i 30 nella notte.
Sui social due mamme maltesi hanno raccontato di aver trascorso più di 5 ore nelle rispettive vetture con i loro figli (uno di appena 7 mesi) per permettere ai piccoli di fronteggiare il grande caldo. Altri ancora hanno affermato di essere rimasti fino a 12 ore senza elettricità.
Non si è fatta attendere la risposta di Enemalta – fornitore di servizi elettrici nelle isole maltesi -, dichiarando che nella giornata di ieri è stato raggiunto un consumo record pari a 561 MW (Megawatt), cifra che supera del 6% il consumo più alto registrato nel luglio del 2019.
In una nota divulgata sul suo sito web ha inoltre affermato che la domanda di elettricità ha iniziato ad aumentare dalla prima ondata di caldo che ha colpito Malta verso la fine del mese di giugno, quando ha raggiunto i 536 MW. Rispetto allo scorso anno, i consumi di energia elettrica sono aumentati ben del 7,7% in più nei primi sette mesi di quest’anno.
In questo contesto, Enemalta ha affermato che il forte aumento dei consumi registrati nelle ultime settimane unitamente alle alte temperature, hanno causato – e continueranno a causare – danni al sistema di bassa tensione che di conseguenza colpiranno alcuni consumatori in varie località del Paese.
Pur scusandosi per gli eventuali disagi, Enemalta ha affermato che sta continuando a fare del suo meglio per ridurre i tempi di sospensione dell’energia elettrica. Ha spiegato che il tempo varia a seconda del tipo di guasto. Di conseguenza, in alcuni casi, la fornitura di energia elettrica viene ripristinata in pochi minuti in alcuni casi, mentre in altri richiede più tempo.
Enemalta ricorda ai suoi clienti che il suo servizio di assistenza clienti è disponibile 24/7 al numero 80072224.
Supera il 6% rispetto al 2019, ma non hanno calcolato che quest’anno di fatto non ci sono turisti rispetto al 2019 quindi il consumo richiesto è molto più alto in proporzione al 2019.