Tutti pensavano che il caro affitti con il suo picco prima del biennio del Covid fosse un evento irripetibile. Come però spesso accade, sia nel bene che nel male, a Malta nulla è impossibile.
L’immigrazione selvaggia degli ultimi due anni da parte di molti extracomunitari, ha dei numeri incredibili per una piccola isola come Malta. Solo nel 2021 i permessi di lavoro per cittadini non comunitari secondo i dati della Malta High Commission a Nuova Delhi in India sono stati 13.140.
Crescita esponenziale dell’immigrazione extra UE
Una crescita che ha visto i 3.000 lavoratori del 2012, lievitare a 29.000 nel 2022. La maggior parte provenienti da Paesi come India, Pakistan, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka. Basta dare una occhiata in giro: praticamente tutti i fattorini di Wolt e Bolt provengono da questi Stati, lo stesso dicasi per i conducenti di autobus, e non ultimi tassisti e tanti nuovi camerieri.
L’avvento di questi lavoratori ha avuto un impatto devastante sui prezzi degli affitti. I proprietari di case maltesi che affitano sono più del 10%, hanno adesso trovato un vero e proprio nuovo filone d’oro, molto più redditizio del precedente. I nuovi arrivati sull’arcipelago non hanno infatti alcun problema a dividere una singola stanza con 4 o persino altri 6 lavoratori. In pochissimo tempo si è passati dal condividere un appartamento, alla singola stanza, per finire persino con il letto!
In una pagina molto frequentata su Facebook, chiamata “Malta Dizastru Totali”, un cittadino maltese ha pubblicato un post con la foto di un annuncio che vedeva un letto matrimoniale con due materassi singoli divisi da un grande cartone, al modico prezzo di 220 euro.
Ormai le pagine social dedicate agli affitti sono prese d’assalto da cittadini maltesi e stranieri, inondate con innumerevoli emoticon di risate in reazione agli annunci. Sono molti i commenti come “shame” (vergogna), o “jail” (prigione) in corrispondenza delle foto degli alloggi. Solo negli ultimi due giorni abbiamo visionato molte inserzioni che hanno dell’incredibile per un Paese europeo come Malta.
Annunci ai confini della realtà
Una casa a Floriana con ben specificato “capienza massima 30 persone”, al prezzo di 220 euro a posto letto più deposito alla stessa cifra. Le fotografie delle camere da letto sono in bella mostra, con pavimenti, muri e finestre molto vecchi. Nessun mobile, tranne un armadio di stoffa per i vestiti, con ben 3 letti a castello in un unico ambiente. Facendo un rapido calcolo 220 euro x 30 letti, fanno la ragguardevole cifra di 6.600 euro al mese!
In un altro annuncio, un appartamento di 2,5×2,5 metri ad Hamrun a 550 euro, con i fuochi della cucina a circa 1 metro e mezzo dal letto, e con una sola finestra nello shaft comune del palazzo.
Le altre lamentele sono riconducibili a padroni di casa che non rispettano la normativa sugli affitti del 2020, che prevede un aumento massimo del 5% da un contratto all’altro. Come il caso di una madre single con un bambino piccolo, alla quale è stato chiesto un aumento di 200 euro per un minuscolo studio flat. Il contratto era registrato ad una cifra più bassa di quella regolarmente pagata con tanto di ricevute. La richiesta superava di gran lunga il massimo possibile dalla legge, in virtù del fatto che il contratto ormai era in scadenza.
Denunce all’Housing Authority
Le denunce per casi simili all’Housing Authority sono ormai innumerevoli, a questo link c’è una guida passo passo in inglese su come farla. Ormai una larga fetta della popolazione maltese invoca a gran voce una regolamentazione sul numero di abitanti in un singolo appartamento.
In alcuni casi, il sovrappopolamento può essere causato dalla difficoltà di trovare alloggi a prezzi accessibili, soprattutto per le persone appena immigrate che guadagnano poco. Ci sono alcuni rischi associati al sovrappopolamento degli appartamenti.
Innanzitutto, la convivenza di troppe persone in uno spazio limitato può portare ad un aumento del rischio di incendi o di altre emergenze. A Malta infatti quasi tutti i condomini non hanno uscite di emergenza, e la presenza di estintori. Inoltre, la condivisione di spazi come la cucina o il bagno può aumentare il rischio di malattie trasmissibili.
Per evitare questa situazione, è importante che i proprietari di immobili e le autorità locali si impegnino per fornire alloggi adeguati e a prezzi accessibili per tutti. Inoltre, le normative sui contratti di locazione e sugli standard di sicurezza dovrebbero essere più rigorose e applicate con maggiore rigore. È importante educare le persone sui rischi del sovrappopolamento e sui loro diritti come inquilini.
Consigliamo sempre di affittare una casa con regolare contratto registrato, e di visionare tutte le bollette di Enemalta. Pretendete inoltre la tariffazione residential se avete una regolare e-id card, che rispetto alla domestic vi potrebbe fare risparmiare fino al 40%.
Non è che ci vengono, anche a Malta, tanti emigrati perché anche i Maltesi come gli italiani non vogliono fare più i lavori sciuè sciuè e sono sostituiti dagli stranieri essendo più ricattabili? I padroni di casa, idem.