Brutte notizie per Air Malta. Nonostante le iniezioni economiche profuse lo scorso anno, la compagnia di bandiera maltese continua a navigare in brutte acque.
La conferenza stampa tenuta venerdì pomeriggio dal ministro delle Finanze Clyde Caruana e dal presidente esecutivo di Air Malta David Curmi, ha messo in evidenza l’importante riorganizzazione aziendale a cui la compagnia sarà soggetta nei prossimi mesi.
Nell’ultimo tentativo di tenere in piedi Air Malta, entro l’estate, il Governo prevede infatti di dimezzare la forza lavoro attualmente composta da circa 900 dipendenti, che sarà così ridotta a 420 collaboratori, con l’obiettivo di dare un taglio netto ai costi risparmiando 15 milioni di euro in un anno. Ai dipendenti licenziati verranno offerti altri impieghi governativi.
Gli altri interventi sostanziali per rimettere in piedi i bilanci della compagnia aerea, prevedono la cancellazione delle rotte non redditizie, la cessione a società terze dei servizi di trasporto bagagli e di assistenza a terra ed il cambio della livrea. Questo avverrà a prescindere dagli aiuti economici che lo Stato erogherà ad Air Malta, dopo l’approvazione di Bruxelles che dovrebbe pronunciarsi sulla questione nelle prossime settimane.
Già in precedenza, la Commissione europea aveva suggerito come soluzione ideale quella di chiudere l’azienda per “ricominciare da capo”; un’ipotesi completamente scartata dal Governo maltese, che rimane comunque consapevole che questa «potrebbe benissimo essere l’ultima possibilità per Air Malta», ha affermato Caruana.
«Crediamo che il nostro Piano riuscirà a risollevare l’azienda» sostiene il ministro delle Finanze, aggiungendo che «la Commissione europea aveva perso fiducia nella compagnia aerea dopo che, nel corso degli anni, molti accordi non erano stati rispettati, probabilmente a causa di scelte politiche passate che hanno sostituito il buon senso».
Caruana ha confermato che Air Malta operava già con una perdita di 170.000 euro al giorno e, mentre altri Paesi hanno potuto beneficiare degli aiuti di Stato a causa della pandemia, questo non è stato possibile per la compagnia di bandiera che già si trovava in difficoltà.
«Air Malta ha generato un patrimonio netto negativo di 80 milioni di euro nel corso degli anni e questo è il motivo principale per cui i revisori dei conti hanno sollevato dubbi sul fatto che la società possa continuare a funzionare» ha aggiunto Curmi.
Taglio del personale
La forza lavoro di Air Malta sarà dimezzata per ribilanciare finanziariamente la compagnia aerea, in attesa che si sblocchino gli aiuti di Stato con il benestare di Bruxelles.
I tagli, che inizieranno il prossimo lunedì per terminare entro la fine del mese di gennaio, riguarderanno principalmente le operazioni di assistenza a terra, che attualmente impiegano 300 lavoratori. Altri 110 impiegati divisi tra personale di cabina e reparti amministrativi riceveranno proposte di ricollocazione. In nessun caso verranno offerti regimi di prepensionamento.
Il Piano prevede inoltre che vengano stipulati anche nuovi accordi collettivi entro il mese di giugno, che includano una maggiore flessibilità dei lavoratori che consentiranno alla compagnia aerea di volare tra diversi aeroporti fuori da Malta.
Il presidente esecutivo Curmi ha affermato che la compagnia aerea ha effettuato un confronto dei costi con altri vettori che operano sulle stesse tratte, scoprendo che i costi di Air Malta riportavano una maggiorazione dal 17% fino al 45% in più a causa della mancanza di personale e costi di assistenza a terra sono troppo alti.
Ridimensionamento delle tratte
La rete di voli messa sostenuta da Air Malta era già stata ridimensionata lo scorso anno, con un taglio del 50% delle tratte non redditizie (da quarantadue a venti), ed un risparmio di 40 milioni di euro.
A Malaga, Cagliari, Ibiza, San Pietroburgo e Bucarest se ne aggiungeranno quindi presto delle altre.
Saranno completamente abbandonati i Piani elaborati dal precedente ministro Konrad Mizzi per far volare la compagnia aerea fuori dall’Europa, verso gli aeroporti degli Stati Uniti e dell’India.
Per questa ragione, verrà annullato il processo di acquisto dei due airbus che avrebbero operato su queste tratte a lungo raggio, che saranno ora sostituiti dal noleggio o acquisto di tre aerei per voli a corto raggio.
Per compensare nei periodi di minor flusso, Curmi prevede di fare di Air Malta un vettore europeo con base anche in aeroporti esteri per operare con voli interni in Paesi come l’Italia, puntando maggiormente sull’attività di charter per squadre di calcio ed aziende cinematografiche che lo scorso hanno ha generato un fatturato di 3,9 milioni di euro.
Buona sera,
con la presente, comunico che ho letto l’articolo inerente Air Malta, mi rammarico per la situazione che si è creata e speravo che non sarebbe mai accaduto.
Auspico che sia un temporaneo default sia per i dipendenti che rischierebbero il licenziamento, sia per i titolari della compagna aerea.