Nonostante i diversi appelli, le condizioni di lavoro degli infermieri parrebbero non migliorare, esponendo il sistema sanitario a carenza di personale e continue dimissioni.
Lo riferisce Times of Malta, ricordando il trend in salita già dallo scorso anno, in cui gli addii al Mater Dei furono 120, una cifra ben più alta delle 50 partenze di media registrate nel 2019 e nel 2020.
Il 2022 sembrerebbe essere in grado di confermare questa tendenza, facendo pensare ad un esodo infermieristico addirittura maggiore rispetto a quello del 2021.
A tal proposito, l’Unione delle ostetriche e degli infermieri di Malta (MUMN) cerca da tempo di attirare le attenzioni dell’opinione pubblica e soprattutto delle autorità competenti.
L’ultimo grido d’allarme risale proprio alla scorsa settimana, quando le condizioni di lavoro “disperate” rappresentavano il nodo da sciogliere; reparti affollati, personale ridotto all’osso, contagi in aumento e l’alleggerimento delle restrizioni anti Covid-19 sembravano sul punto di mettere sotto scacco le strutture ospedaliere.
Quest’ultimo appello da parte del sindacato non è però stato accolto dal governo, lasciando a quanto pare il personale sanitario in condizioni problematiche. Le autorità sanitarie si sono infatti affrettate a smentire di netto le dichiarazioni del MUMN, affermando che il Mater Dei non si trova affatto in una situazione “disperata”, senza però fornire dati specifici sugli operatori.
Per quanto riguarda l’impennata dei licenziamenti sembra che ad aver giocato un ruolo chiave sia stato il fattore pandemia. La gestione del Covid ha generato un’elevata offerta sul mercato del lavoro europeo, in grado di attirare personale sanitario, “corteggiato” da prospettive di carriera più rosee e migliori condizioni di vita.
A tal proposito, inoltre, va ricordato che la regolamentazione locale non prevede, per il personale straniero formato sul territorio, alcun obbligo a prestare servizio necessariamente a Malta, almeno per un primo periodo.
Le condizioni di lavoro all’interno degli ospedali sono state approfondite da Times Of Malta in contatto con diversi membri del personale impegnato nelle corsie del Mater Dei.
La situazione è stata definita “tesa”, con politiche pressanti; delle condizioni che – se così fosse -rappresenterebbero forti segnali di pericolo ignorati, al momento, dalle autorità preposte.