Sabato mattina, alle prime luci dell’alba, gli agenti dell’Unità di Protezione Ambientale, dell’Unità di Intervento Rapido e gli ufficiali di polizia hanno arrestato un uomo di 23 anni accusato di aver sparato ed ucciso quattro fenicotteri sul litorale di Qawra.
Tre dei quattro esemplari sono stati recuperati in mare dagli agenti, mentre il quarto fenicottero è stato trovato privo di vita sulla terraferma.
Sul luogo sono state rinvenute e sequestrate anche un’arma da fuoco e delle munizioni.
Secondo quanto riportato da Times of Malta, il sospettato del crimine è il 23enne Miguel Zammit di Gzira, denunciato alla polizia dai volontari dell’associazione BirdLife Malta presenti sul posto.
Comparso poco fa in Tribunale, Zammit si è dichiarato non colpevole delle accuse mosse contro di lui, sostenendo di aver sparato per errore alle specie protette.
Tuttavia il giudice ha respinto le richieste degli avvocati difensori del 23enne che ora si trova in custodia cautelare.
In una recente dichiarazione rilasciata dall’Associazione BirdLife Malta che chiede a gran voce di dichiarare l’area di Qawra Point come “zona protetta” e vietata alla caccia, si legge:
«Il massacro, questa mattina, di quattro fenicotteri che sono stati illegalmente abbattuti da un cacciatore a Qawra Point amplifica le richieste precedentemente avanzate da BirdLife Malta per dichiarare quest’area una zona vietata alla caccia.
Con l’uccisione illegale di uccelli messa in evidenza nei procedimenti legali della Commissione europea sulle deroghe di Malta, il massacro di oggi dei fenicotteri non passerà inosservato e ci si aspetta un’azione poiché il pubblico è indignato per il problema delle uccisioni illegali nel nostro Paese».