Il famoso portale che vendeva articoli tecnologici (e non solo) a prezzi stracciati è stato chiuso dalla Polizia Postale Italiana. Il motivo? Evasione fiscale. Nella fattispecie i milioni di IVA evasi sarebbero 50, grazie ai quali il sito poteva fare concorrenza sleale sul mercato italiano.
Cinquanta milioni di euro, questa la cifra evasa da parte di stockisti.com secondo quanto emerge dalle indagini dell’Ufficio delle Dogane di Roma e della Polizia di Stato. Il noto portale web di elettronica è stato ufficialmente sottoposto a misure cautelari e dovrà rispondere delle accuse di associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale.
Con il sistema ideato dalla società con sede a Malta, la STK Europe Ltd riusciva ad avere un margine del 20% in più rispetto alle aziende che pagavano regolarmente l’Iva. Il margine, ricavato appunto dall’evasione, permetteva di poter abbassare i prezzi senza andare a incidere sugli utili e grazie a questo stratagemma l’azienda riusciva a proporre i prezzi ultra concorrenziali che l’hanno resa uno dei leader in Italia per la vendita di articoli elettronici.
La società con sede a Malta riusciva ad evadere il fisco italiano nominando una concessionaria esclusiva per l’Italia diversa ogni anno e gli investigatori, coordinati dalla procura di Roma hanno dovuto ricorrere anche alle intercettazioni telefoniche per arrivare ad individuare i commercialisti ed i collaboratori che erano dietro all’ingegnoso meccanismo. Il sito, su richiesta della Polizia Postale, è stato chiuso dall’Italia, anche se risulta ancora accessibile dall’estero. Diciotto le persone sottoposte a fermo cautelare, di cui otto ancora a piede libero e ricercate dalla polizia. Si sospetta che almeno alcune di esse si trovino attualmente a Malta.