In seguito al mini vertice tenutosi lo scorso 23 settembre a Valletta, un accordo vuole regolare i flussi migratori nell’Unione Europea.
Iministri di Malta, Germania, Francia, Italia e Finlandia hanno negoziato un accordo secondo il quale gli sbarchi dei migranti saranno gestiti secondo un sistema a rotazione volontaria tra diversi porti sparsi nel Mediterraneo.
Il Ministro dell’interno maltese Michael Farrugia ha dichiarato di aver percepito una volontà collaborativa dai ministri delle altre Nazioni. Soprattutto dopo aver fatto presente che le strutture maltesi sono sature e che ci sono migranti che stanno ancora aspettando una sistemazione.
Finora, la maggior parte dei soccorsi in mare si è conclusa con lo sbarco nei porti maltesi ed italiani. Secondo l’accordo, se un porto è sovraffollato al momento della richiesta, sarà dovere del successivo porto in lista accogliere i migranti. Ed è previsto un sistema di sanzioni per quelle nazioni che non rispetteranno gli accordi.
Altre clausole dell’accordo si riferiscono alle navi delle ONG. Le navi delle Organizzazioni non governative dovranno aderire ad alcune regole se vorranno continuare con le operazioni; fra le quali avere almeno le attrezzature basilari necessarie ai soccorsi.
L’accordo prevede infine la redistribuzione dei migranti su base obbligatoria ed in tempi rapidi: la ricollocazione riguarderebbe sia i rifugiati che i richiedenti asilo con tempistiche di quattro settimane.
Una bozza dell’accordo verrà presentata l’8 ottobre agli altri 24 Paesi europei: non si escludono emendamenti e l’aggregarsi di altri Paesi all’intesa.