I giudici hanno cancellato il matrimonio di una donna che nel novembre del 2002, quando era sotto l’effetto della droga, aveva sposato con rito civile uno straniero con il quale non ha mai convissuto.
Il tribunale ha dunque accolto la domanda di annullamento della signora che si è ritrovata ad affrontare questa vecchia questione nel momento in cui ha deciso di sposare il suo attuale compagno, dal quale ha avuto anche un figlio.
La “moglie” pentita ha riferito che nel 2002 stava attraversando una fase di forte disagio a causa della sua tossicodipendenza. In quel periodo una sua amica le aveva proposto e organizzato un matrimonio con un uomo che fino ad allora non aveva mai conosciuto e con il quale successivamente non dividerà neppure un minuto della sua vita. Un giorno, ha raccontato, ha accettato di sposarsi ma ha pronunciato il “si” senza rendersene conto perché era annebbiata dall’uso degli stupefacenti.
Dopo la cerimonia ognuno se n’è andato per i fatti suoi. Si sono rivisti solo tre giorni dopo, quando lo sposo (evidentemente interessato solo ai fatti suoi) ha chiesto di essere accompagnato dalla fresca consorte all’Ufficio immigrazione per essere regolarizzato. Un obiettivo che non è stato raggiunto perché l’uomo non ha saputo fornire i dati necessari per poter ottenere la cittadinanza.
Non è stato possibile rintracciare la sposo fantasma, del quale si sa soltanto che nel 2011 ha lasciato Malta per trasferirsi in Egitto.
La donna, nel frattempo, ha risolto i suoi problemi e da una decina d’anni è uscita dal tunnel della tossicodipendenza.