Sono state 7.800 chiamate le chiamate effettuate al 179 nei primi sei mesi dello scorso anno, la maggior parte delle quali era legata al problema della solitudine. Un paradosso in quest’epoca moderna e iperdigitalizzata.
I dati sono stati forniti dal ministro delle Politiche Sociali e dei Diritti dell’Infanzia, Michael Falzon durante una visita effettuata ai lavoratori della Fondazione per i Servizi di Previdenza Sociale (FSWS) che gestiscono il servizio.
Oltre a fornire informazioni sui servizi sociali locali e aiuto ai senzatetto, la linea di assistenza nazionale offre supporto per affrontare una vasta gamma di sfide, tra cui situazioni di abusi sui minori, violenza domestica, droga, alcol, gioco d’azzardo e traffico di esseri umani.
Attualmente il servizio è composto da venti operatori, la maggior parte dei quali offrono un servizio telefonico accessibile 24 ore su 24 tutti i giorni della settimana, affiancati da un’altra squadra di assistenti sociali a supporto dei vari casi.
Anche le varie chiamate indirizzate alla linea diretta di sostegno psicologico dell’Unione europea (116 123), nonché al telefono azzurro dell’Ue per i minori (116 111), vengono gestite dallo stesso team in forza al 179.
«Offriamo questo servizio non per giudicare, ma per dare speranza, coraggio e anche per identificare i casi che richiedono sostegno a lungo termine» ha affermato Falzon.
Il direttore generale della FSWS, Alfred Grixti, ha parlato della formazione e del supporto continuo fornito agli operatori del numero unico nazionale, che a loro volta si sottopongono a supervisioni individuali oltre a partecipare a sessioni di gruppo, sapendo inoltre di poter contare su una squadra di assistenti sociali disponibili costantemente.