Sarà un consiglio d’esame ad approfondire le procedure interne svolte dai servizi penitenziari; l’ha deciso il Governo in seguito ad un tentativo di suicidio registrato nelle carceri la scorsa domenica.
Il detenuto, un 33enne di nazionalità maltese, ha cercato di togliersi la vita nella sua cella al Corradino Correctional Facility (CCF), ma è stato subito soccorso dagli infermieri della struttura e trasferito d’urgenza all’ospedale Mater Dei dove ora versa in condizioni critiche.
Sul caso è stata aperta un’indagine da parte della polizia, mentre il Ministero degli Interni ha istituito una commissione di inchiesta che avrà 60 giorni di tempo per fornire al ministro degli Interni Byron Camilleri una serie di valutazioni sulle procedure adottate nelle carceri.
Come riporta Times of Malta, sono dodici i detenuti che negli ultimi tre anni hanno perso la vita mentre scontavano la pena presso la struttura di Corradino.
Solo un mese fa, una detenuta con problemi di droga, è morta tre settimane dopo essere stata trovata priva di sensi nella sua cella in quello che, ai tempi, i funzionari della prigione avevano catalogato come un tentativo di suicidio.
Da giugno 2018 sono 12 i carcerati morti mentre scontavano la pena presso il Penitenziario di Corradino. Solo cinque le indagini ministeriali ad oggi concluse, quattro delle quali archiviate come morti naturali in seguito a complicazioni cardiache mai rilevate in vita.