Il MASE, ovvero il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica italiano, ha dato l’ok definitivo allo sviluppo del secondo elettrodotto Malta-Italia. Si tratta dell’ultimo tassello dell’iter ufficiale che aprirà ora definitivamente la strada alla realizzazione dell’infrastruttura entro il 2026.
Il progetto “IC2”, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2021-2027, prevede la posa di un cavo elettrico ad alta tensione in corrente alternata di 122 chilometri, 99 dei quali sottomarini, che collegherà Malta alla rete elettrica europea.
Attualmente, i lavori di edilizia civile a Malta, inclusa la costruzione di canalizzazioni a Maghtab, sono in pieno svolgimento. Grazie all’ok dall’Italia, inizieranno presto anche le attività lungo i 21 chilometri tra Marina di Ragusa e Ragusa, così come nel tratto di mare tra i due Paesi.
Durante una conferenza stampa, il ministro dell’Energia Miriam Dalli ha espresso soddisfazione per il raggiungimento di questo traguardo, sottolineando come il progetto sia parte integrante della visione energetica del Paese.
«Stiamo lavorando intensamente per realizzare i progetti che abbiamo pianificato come parte della nostra visione energetica che comprendono il potenziamento delle nostre infrastrutture di distribuzione, l’espansione delle energie rinnovabili e, ora, la realizzazione del secondo elettrodotto» ha dichiarato Dalli. «Questo – ha aggiunto – non solo rafforzerà la nostra sicurezza dell’approvvigionamento, ma migliorerà anche la nostra connessione con l’Europa continentale per integrare ulteriormente le rinnovabili».
La cooperazione tra Malta e Italia è stata centrale per il successo del progetto. Il ministro Dalli ha ringraziato il suo omologo italiano, Gilberto Pichetto Fratin, per il sostegno durante il processo.
Prima dell’approvazione finale, il MASE aveva completato una consultazione pubblica con esito positivo, e la Regione Siciliana aveva dato il proprio consenso. Parallelamente, Interconnect Malta (ICM), l’ente responsabile del progetto, aveva già ottenuto i permessi di sviluppo in territorio maltese e avviato i lavori preliminari.
Joseph Vassallo, direttore di divisione di Interconnect Malta, ha confermato l’importanza di questo risultato: «Questo esito favorevole ci permetterà di avviare i lavori anche sul lato italiano e nel canale tra i due Stati».
Oltre al secondo elettrodotto, ICM sta portando avanti altre iniziative come i sistemi di stoccaggio di energia a batteria (BESS) e la gestione del processo di prequalifica per il progetto eolico offshore galleggiante.
(photo credits: DOI)
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