Transport Malta avrebbe silurato Jonathan Borg, dopo neanche un anno in veste di amministratore delegato dell’Ente governativo.
Anche se non c’è ancora la conferma ufficiale, la notizia diffusa da Times of Malta arriva con tempismo sospetto. Solo venerdì, il Partito Nazionalista aveva infatti affermato di avere prove di tentativi di corruzione all’interno di Transport Malta. Ad alcuni dipendenti sarebbe stato chiesto di compiere illeciti riguardo ad alcune multe e contravvenzioni, e inoltre di mentire sotto giuramento sull’utilizzo di imbarcazioni non regolarmente registrate.
Intervenuto sulla questione, il PN ha affermato tramite un comunicato che la rimozione di Jonathan Borg dall’incarico non migliorerebbe la situazione interna dell’Ente: «Questo non risolve nulla perché tutta la verità deve ancora essere rivelata. Aspettiamo che la polizia faccia il suo lavoro e indaghi immediatamente. Le persone hanno il diritto di sapere se i fondi pubblici vengono utilizzati correttamente». Il comunicato è stato firmato dai parlamentari Ivan Castillo, Darren Carabott e Mark Anthony Sammut.
Non è un periodo positivo per Transport Malta, al centro di numerosi scandali. Tra questi, la spesa di circa 721.000 euro per l’acquisto di cinque gommoni, rivelatisi però difettosi. Ancor prima, l’autorità dei trasporti è stata inoltre coinvolta in quello che si può definire un racket delle patenti di guida. Secondo quando rivelato nel corso dei mesi, alti funzionari all’interno del ministero e alcuni ministri avrebbero fornito nomi di persone alle quali far conseguire “con molta facilità” le patenti per le quali si erano iscritte, esercitando pressioni affinché superassero l’esame pratico di guida.
Al momento il caso risulta ancora aperto, e vede imputati il direttore della sezione patenti, Clint Mansueto, e altri due impiegati di TM, Philip Edrick Zammit e Raul Antonio Pace. Il trio è accusato di corruzione e traffico di influenza in relazione al racket.