La terra è tornata a tremare nella notte tra venerdì e sabato quando, attorno alle 00:19, una forte scossa di magnitudo 5.5 è stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nel tratto di mare a sud-est dell’isola, ad una profondità di 10 chilometri.
Il fenomeno è stato preceduto da un’altra scossa di minore entità (4.3), registrata dall’INGV alle 20:13 di venerdì sera, nella medesima area, ma ad una profondità di 12 chilometri.
Prosegue dunque lo sciame sismico che ormai da diverse settimane sta interessando l’arcipelago maltese, con scosse avvertite da cittadini in diverse località del territorio, fortunatamente senza causare danni a cose o persone.
La più intensa, che aveva raggiunto una magnitudo di 5.6, si è registrata nella serata del 30 gennaio scorso, avvertita anche in alcune province della Sicilia.
E a proposito di Sicilia, alle 14:06 del pomeriggio di venerdì 21 aprile, una forte scossa di intensità 4.4 registrata ad una profondità di 17 chilometri, al largo delle coste catanesi, è stata avvertita in particolare dalla popolazione di Catania e provincia, ma anche a Siracusa, Ragusa, Messina e, più in generale, in diverse località della Sicilia orientale, spingendosi fino a Reggio Calabria, con numerose persone che per la paura si sono riversate in strada. Alcuni centri commerciali sono stati evacuati in via precauzionale, sebbene non sembrano essere stati segnalati crolli o danni.