L’estate è sinonimo di vacanze e relax, soprattutto nel mese di agosto, ma sembrano essere molte le persone a dimenticare le buone maniere.
Per lo meno questo è ciò che emerge dalle dichiarazioni rilasciate dal Sovrintendente della Polizia Sandro Camilleri a TVM, dopo che nell’ultimo periodo gli ufficiali si sono dovuti misurare con un picco di segnalazioni per disturbo della quiete pubblica.
Ad attaccarsi al telefono in cerca di supporto sono cittadini, spesso esasperati, da cani che abbaiano incessantemente, rumorose feste e barbecue in terrazza, senza dimenticare gli “ormai noti” lavori di costruzione.
Le segnalazioni sono aumentate con l’arrivo dell’estate poiché le persone tendono a vivere maggiormente i luoghi all’aperto, anche fino a tarda notte.
Camilleri ha chiarito che infastidire ripetutamente un’altra persona che vive nelle vicinanze è a tutti gli effetti considerato un reato agli occhi della legge.
La Polizia esorta tutti a rispettare i propri vicini ed informa che chi sporge denuncia dovrà in seguito presentarsi in tribunale per testimoniare.
Buon giorno,
ciò che ho letto non è in forma minore in Italia, precisamente nella regione Friuli Venezia Giulia in provincia di Udine. Molto dipende anche dal tipo di manifestazione, dalla durata della medesima e dal protrarsi di essa nel tempo, dalle Province e dai Comuni che permettono ciò e non sempre tenendo conto delle zone abitative che si trovano nelle vicinanze. La Polizia può fare poco in questi casi ma la Prefettura e/o l’Istituto di Igiene Ambientale può addirittura ordinare il blocco delle manifestazioni qualora si ritenga che possano disturbare la quiete pubblica.