Dopo una fase di consultazione e confronto con diversi stakeholder e operatori del settore turistico e dell’ospitalità, il governo ha annunciato ufficialmente l’introduzione dello Skills Pass, un nuovo requisito che dovranno possedere tutti i cittadini extracomunitari già impiegati o che desiderano trovare lavoro nell’industria turistica e alberghiera locale.
Per ottenere questo “pass delle competenze”, i lavoratori stranieri dovranno completare una serie di corsi di formazione online inerenti lo studio della lingua inglese, l’assistenza e servizio ai clienti, la conoscenza del prodotto turistico maltese e altri corsi correlati all’industria dell’hospitality.
L’emissione dello Skills Pass – si apprende nel comunicato diffuso dal governo – sarà gestita dall’Istituto di Studi Turistici in collaborazione con l’agenzia Identity e i cittadini provenienti dai Paesi terzi che non ne saranno in possesso non potranno fare richiesta per ottenere un permesso di lavoro a Malta.
Per gli extracomunitari che non hanno ancora iniziato a lavorare nell’industria turistica e ricettiva locale ci saranno due mesi di tempo dall’entrata in vigore di questa misura per ottenere lo Skills Pass mentre, a partire da gennaio 2025, la normativa si applicherà anche a coloro che si trovano già a Malta, ma solo se completano i corsi richiesti prima del rinnovo del visto. Da gennaio 2026, il programma sarà esteso a tutti i cittadini maltesi ed europei che lavorano nel settore turistico e alberghiero.
Il ministro degli Interni, Byron Camilleri, ha definito lo Skills Pass come una delle misure volte sia ad eliminare gli abusi sui lavoratori sia ad innalzare la qualità e l’economia generata dal prodotto turistico locale grazie all’impiego di persone qualificate. Camilleri ha poi ribadito che, in assenza di questo documento, ai cittadini provenienti da Paesi terzi non verrà rilasciato il permesso di lavoro da parte dell’agenzia Identità,;stessa cosa per chi si trova già a Malta e dovrà rinnovare la sua permanenza a partire dal gennaio 2025.
Questa manovra adottata per il comparto turistico e dell’ospitalità – ha concluso il ministro – fungerà da modello nonché da apripista per iniziative da estendere ad altri settori in cui vi è la necessità di attingere a forza lavoro non disponibile sul mercato locale, ma che necessita di essere formata per garantire la qualità di cui c’è bisogno.
«Se vogliamo vedere più qualità nel prodotto turistico, vogliamo vedere che i nostri operatori in prima linea in questo settore abbiano le capacità necessarie attraverso le quali possano fare la differenza nell’esperienza sia del turista ma anche dei maltesi e dei gozitani» ha dichiarato il ministro del Turismo, Clayton Bartolo, che si è definito “ottimista” sul fatto che «tra qualche mese inizieremo ad assistere a un servizio migliore».
«L’industria del turismo ha un futuro davanti a sé. Pertanto dobbiamo preoccuparci di costruirne uno basato sulla qualità più elevata a tutti i livelli durante tutto l’anno» ha concluso Bartolo.
L’iniziativa è stata annunciata durante una conferenza stampa tenuta dai ministri Camilleri e Bartolo, insieme ai rappresentanti dell’Istituto degli Studi Turistici, dell’agenzia Identity e altri attori chiave del settore del turismo.
Buon giorno,
Piaccia o non piaccia, queste sono le regole……….
In accordo con le disposizioni della Nazione ospitante, auspico ciò si estenda anche ad altri settori lavorativi.
Grazie.