Sullo scandalo falsi certificati medici di invalidità, che da giorni sta scuotendo nuovamente il governo, è intervenuto anche il Ministero delle Politiche Sociali e dei Diritti all’Infanzia che, attraverso un comunicato stampa, ha negato le accuse a sé rivolte sul presunto abuso d’ufficio in merito alla vicenda che ha consentito a centinaia di individui di beneficiare indebitamente di sussidi sociali destinati a persone realmente affette da gravi disabilità.
Domenica scorsa il Times of Malta aveva rivelato i dettagli della frode perpetrata ai danni dello Stato dall’ex deputato laburista, Silvio Grixti, dimessosi nel dicembre 2021, quando il caso emerse per la prima volta.
Secondo le ricostruzioni, Grixti, con la compiacenza e l’aiuto di medici professionisti e persone all’interno di Castille, vicine all’Ufficio del Primo Ministro, sarebbe stato solito fornire a soggetti specifici dei certificati medici e documenti falsificati che sarebbero serviti per richiedere sussidi di invalidità grave per un compenso di circa 450 euro al mese ciascuno. Di questo esercizio fraudolento che si sarebbe protratto per anni ne avrebbero indebitamente beneficiato almeno 800 persone, alcune delle quali sono state già accusate e altre condannate dalla polizia per frode ai danni dello Stato. Tuttavia, nonostante Grixti sia stato interrogato dalla polizia, non è stata presentata ancora nessuna accusa a suo carico.
A fronte della situazione, il Ministero delle Politiche Sociali ha chiarito che «Nel 2022 la Divisione per gli aiuti finanziari ha adottato misure risolutive, fornendo informazioni alle forze dell’ordine volte a frenare il potenziale abuso del programma di assistenza per le gravi disabilità».
Uno scambio di informazioni che si è verificato dopo che nel settembre dello stesso anno la Divisione aveva ricevuto una serie di richieste di informazioni in merito a una presunta frode e/o falsificazione di documenti medici e, «Sebbene non abbia fornito alcun dettaglio sulle indagini, la polizia aveva anche richiesto di ricevere i dati di tutti i beneficiari dell’Assistenza per invalidità gravi tra l’anno 2019 e l’anno 2022»; tuttavia «rispettare questa richiesta non significa che ci siano stati abusi d’ufficio».
È stato poi sottolineato che «Gli sforzi della stessa Divisione hanno portato alla sospensione di 141 casi e al recupero pianificato di 2,1 milioni di euro di pagamenti immeritati (..) 330.000 euro dei quali sono già stati recuperati con successo».
Il Ministero ha poi concluso specificando che: «Ad oggi, le forze dell’ordine non hanno dato istruzioni per intraprendere alcuna forma di azione o sanzione nei confronti dei professionisti iscritti all’Ordine dei medici».