Sono numerosissime le critiche giunte alla Planning Authority, l’agenzia maltese che si occupa dell’utilizzo del suolo e della pianificazione urbanistica, riguardo la proposta di ricostruzione di un albergo sulla costa di Delimara.
Più di 370 tra persone e organizzazioni hanno protestato formalmente nei confronti del progetto che vorrebbe riconvertire ciò che resta dell’albergo Kalanka Bay in un “boutique-hotel” ecologico, comprensivo di suite di lusso, bar, ristorante e stabilimento balneare.
Secondo i promotori della protesta #SaveDelimara, tra cui si contano le ONG ambientaliste Moviment Graffitti, Kamp Emerġenza Ambjent e Front Ħarsien ODZ, l’albergo sarebbe fuori dalle zone di sviluppo urbanistico e avrebbe un impatto negativo dal punto di vista paesaggistico, essendo la zona di particolare importanza ecologica. Uno studio svolto dalla società ADI, ha messo in luce il pesante impatto ambientale che il nuovo edificio avrebbe sull’ecosistema rurale della zona, sottolineando che sarebbe più adatto ad un contesto urbano.
Disastroso per l’equilibrio ambientale sarebbe inoltre il tunnel che si vorrebbe scavare per collegare l’hotel alla spiaggia sottostante, e che metterebbe a rischio la stabilità stessa del promontorio di Delimara.
Fino al 4 agosto è possibile esprimere il proprio parere sulla questione inoltrando i propri commenti direttamente alla Planning Authority. Delimara è un promontorio che si trova nel Sud di Malta, tra Marsaxlokk e Marsascala, sede tra l’altro della popolare località turistica di St Peter’s Pool.