Malta in vetta alla classifica “ILGA Europe” sui diritti delle persone LGBT. Male l’Italia, al 34° posto.
L’annuale rapporto ILGA Europe ha posizionato l’Italia 34° posto in tema di diritti civili delle persone lesbiche, gay, bisex e trans, perdendo due posizioni rispetto all’anno passato.
L’Italia è il Paese dove l’ex Ministro Lorenzo Fontana diceva: «Le famiglie arcobaleno non esistono». In cui la scrittrice Silvana de Mari rivendica l’omofobia come diritto civile. Il Paese nella cui Capitale ProVita ha affisso manifesti omofobi appena un anno fa.
Fa ben sperare forse il fatto che Milano sia candidata a città più LGBT friendly d’Italia e che nel 2020 ospiterà la 37° convention annuale di Iglta (International Gay & Lesbian Travel Association).
Malta frattanto, nello stesso rapporto, ha conquistato la prima posizione, seguita da Belgio e Lussemburgo.
E già si parla persino di un futuro Primo Ministro transgender.
L’opinione maltese su un Primo Ministro transgender
Eurobarometro rivela che il 61% dei maltesi è favorevole all’idea che una persona transgender possa essere alla guida del paese.
Riguardo la possibilità di avere un figlio transgender, il 33% si sentirebbe a proprio agio mentre il 34% non apprezzerebbe la situazione. I restanti non avrebbero né particolare entusiasmo né particolari difficoltà.
In modo simile, il 73% dei maltesi apprezzerebbe un Primo Ministro omosessuale, e il 44% sarebbe a proprio agio con un figlio o una figlia gay/lesbica.
Di fatto, Malta si colloca al 15° posto in Europa quanto ad accettazione di una prole transgender e al 17° per quanto riguarda una prole omosessuale.
Punteggi decisamente alti, nonostante la discrepanza tra la visione della persona LGBT come figura politica pubblica o piuttosto come eventuale membro della propria famiglia.
A questo proposito Svezia, Olanda e Inghilterra hanno invece un atteggiamento parimenti favorevole in ambo i casi ma, si sa, i paesi del Nord Europa non sono nuovi ad atteggiamenti mentalmente più aperti.
E per un “Presidentesso” del Consiglio in Italia forse ci sarà da aspettare ancora qualche anno in più.