Il precedente tentativo di modificare la Costituzione aveva dovuto arrestarsi, privo della necessaria maggioranza di due terzi, di fronte all’opposizione Nazionalista. Ora, secondo i legali competenti, si sta cercando di scavalcare quella stessa costituzione con un disegno di legge che consentirebbe di colpire i cittadini con sanzioni pecuniarie senza diritto a un giusto processo.
Il disegno di legge ha ricevuto critiche da quattro esperti di diritto costituzionale. Essi evidenziano come gli emendamenti presentati arrivino solo dopo che il fallito tentativo del Governo di modificare la costituzione.
Secondo il Governo la chiave di volta del disegno sarebbero le circostanze per cui una persona può essere considerata “accusata di reato amministrativo di natura penale” e affrontare quindi conseguenti sanzioni, ai sensi della Costituzione. La definizione di tali circostanze costituirebbe una zona grigia, e porterebbe le autorità all’incertezza al momento di imporre un’ammenda, non sapendo se questa possa considerarsi di natura criminale o meno. La Camera degli Avvocati ha però invitato il governo a rivedere gli emendamenti alla legge interamente.
La Camera esprime perplessità
Allo stato attuale gli emendamenti proposti consentirebbero alle autorità pubbliche di imporre sanzioni amministrative senza riferirsi al tribunale di competenza. Tali sanzioni, in alcuni casi, potrebbero ammontare a centinaia di migliaia di euro, e secondo la Camera sarebbe impensabile e anticostituzionale non potersi appellare a un processo.
Il Times of Malta ha citato le parole del documento di sintesi stilato dalla Camera degli Avvocati: “Dobbiamo esprimere le nostre serie riserve su questo disegno di legge e sui suoi effetti sulla protezione offerta dalla Costituzione dall’imposizione di sanzioni penali senza un giusto processo.
La Camera ritiene che gli emendamenti proposti rivestano un peso importante e invita le autorità competenti a ripensare completamente le proposte contenute nel disegno, mostrando rispetto alla legge suprema del paese – la Costituzione ”
Un giusto perseguimento di reati penali consente all’accusato equo processo. Entro un termine ragionevole, e presso un tribunale indipendente e imparziale stabilito dalla legge. Così stabilisce la Costituzione.
Le modifiche alla definizione di reato in varie leggi, inclusa la costituzione, preoccupano la Camera degli Avvocati. “A nostro avviso è un emendamento nascosto della Costituzione stessa, che può essere modificata solo con una maggioranza di due terzi dei voti alla Camera dei Rappresentanti”
Questo sebbene il testo del disegno a una lettura superficiale appaia innocuo.
Chiarimento dei termini o aggiramento della costituzione?
Il Parlamento si sarebbe quindi arrogato la discrezionalità di cambiare il significato sostanziale della Costituzione, laddove avrebbe dovuto unicamente chiarire i termini utilizzati.
“Comunque si guardi all’emendamento proposto, gli effetti dell’introduzione della definizione sono sostanziali, e parecchio. La ri-caratterizzazione del termine reato avrà impatto diretto sul diritto dei cittadini alla protezione garantita dalla Costituzione. I diritti attualmente accessibili a chiunque ai sensi di tale articolo saranno in alcuni casi completamente rimossi laddove dovrebbero invece essere goduti”, ha detto la Camera.
La Camera si mostra preoccupata che l’imposizione di sanzioni potenzialmente eccessive da parte delle autorità di regolamentazione siano emanate senza giusto processo. “Pochi dubbi, o forse nessuno, che l’effetto finale di questi emendamenti sia consentire qualcosa che, sia la Corte costituzionale che la Corte europea dei diritti dell’uomo, hanno già definito sanzioni penali, imposte senza giusto processo. E’ una significativa erosione della santità del diritto al giusto processo e della supremazia della Costituzione, che è intrinsecamente inaccettabile “.
La Camera vede di fatto questo emendamento come una scorciatoia che intaccherebbe la Costituzione, piuttosto che una soluzione. Utilizzare termini chiari è senza dubbio importante, ma in ambito normativo è fin troppo facile che la natura delle parole abbia effetti pesanti sulla vita e i diritti dei cittadini.